Il baskin sbarca ufficialmente a Faenza. Si è inaugurato giovedì 24 ottobre il Campo Polifunzionale di Baskin e Pallacanestro nell’area all’aperto presso il Palazzetto dello sport “Dino Bubani” in Piazzale Aldo Pancrazi 1/A a Faenza. Si tratta di una novità che vuole rispondere alle esigenze di inclusione nello sport portata avanti dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Disabili assieme alla Nuova Co.G.I.Sport., che gestisce nella zona le piscine comunali e in collaborazione col Faenza Basket Project il Palasport e il campo di pallacanestro all’aperto, che è stato oggetto di recente riqualificazione anche grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese.
L’inaugurazione è stata in realtà una festicciola alla quale hanno partecipato molti dei ragazzi e delle ragazze che svolgono attività sportiva sotto l’egida dell’A.S.D. Disabili faentina, che ha sede nell’edificio principale del centro natatorio, assieme a istruttori ed allenatori, con la partecipazione di Martina Laghi (assessora comunale a servizi educativi, istruzione, sport e impiantistica sportiva), Davide Morara (presidente della Nuova Co.G.I.Sport.), Roberto Brocchi (presidente dell’A.S.D. Disabili Faenza), Cinzia Amorino (coordinatrice dell’A.S.D. Disabili Faenza) e a Marco Spina (segretario del Lions Club Faenza).
“La nostra è un’associazione di volontariato dove tutti si impegnano con spontaneità e passione – ha sottolineato Cinzia Amorino -. Michele Montevecchi fa parte della nostra famiglia e ha messo a disposizione il suo tempo da libero professionista ed ha progettato, sulla base delle idee che gli ho riportato, due canestri laterali all’altezza di metri 2,20: uno è fisso installato a terra con la sua fondazione e si può aprire e chiudere con una leggera pressione; l’altro in acciaio è collocato sul muro esterno del palasport ed è ugualmente innovativo, perché si aprirà e si chiuderà con un sistema alimentato con un pannello solare. E’ un anno che lavoriamo a questo progetto e finalmente siamo arrivati. Ha fatto un lavoro egregio, e tutto a livello volontario, Cristiano Tarlazzi della C.S.T. che ha realizzato tutto nella sua officina sul progetto di Montevecchi, poi è arrivato con una gru per montare uno dei due canestri”.
“Questo è il primo campo in Italia – ha precisato Cinzia Amorino -: ha dei canestri fissi con questo adattamento, perché di canestri laterali da baskin ce ne sono in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto, però non sono nati con questo sistema, ma sono nati con lo scopo di creare un campo da baskin all’interno di un campo all’aperto di una società sportiva. Qui invece il progetto parte in maniera diversa. Il concetto è: lo spazio è pubblico, lo sport è salute, lo sport è di tutti, il baskin è l’emblema di tutto questo”.
“Abbiamo messo tanto impegno per riuscire a rendere questo campo accessibile, non esclusivo, quindi inclusivo – ha detto Davide Morara -. I due piccoli canestri hanno richiesto un lavoro incredibile per il quale ringrazio l’ingegner Michele Montevecchi assieme alla ditta C.S.T. per la loro realizzazione con un meccanismo particolare e che rispondono appieno alle norme di sicurezza. Il nostro compito è quello di preservarli: sappiamo che sarà difficile, poiché il campo è aperto al pubblico e non tutti hanno questa sensibilità, ma ci impegniamo e ci impegneremo per renderlo sempre più inclusivo”.
A sostenere la realizzazione del Campo Polifunzionale di Baskin e Pallacanestro sono stati La BCC ravennate, forlivese e imolese, C.S.T. Lamiere, la ditta Tinti Arturo, la Copisteria imolese Chal, il Lions Club Faenza e l’Ente Italiano Sport Inclusivi (Eisi).
Baskin significa “basket integrato”. E’ un nuovo sport pensato, studiato e realizzato affinché ragazzi normalmente abili e ragazzi diversamente abili possano giocare insieme nella stessa squadra (composta sia da maschi sia da femmine). Prende spunto dalla pallacanestro, della quale utilizza la struttura generale, ne mantiene gli obiettivi ma ne cambia le regole, adattandole ai vari tipi di disabilità presenti. Tanto è che qualsiasi tipo di disabilità (purché consenta il tiro in un canestro) può prendervi parte con compiti specifici e fondamentali per la determinazione del risultato finale.
Il baskin approda a Faenza nel 2014 grazie all’A.S.D. Disabili che, con il supporto e la partecipazione di giovani sportivi faentini, ha dato vita ad un sogno divenuto in breve realtà. L’attività natatoria è la punta di diamante delle attività dell’Associazione seguita dall’attività di squadra nel baskin che ha permesso di allargare gli orizzonti. Dal 2018 la partecipazione al baskin è aumentata fino ad arrivare alla formazione di due squadre attive sul campo: l’A.S.D.D. Faventia Baskin (maglia bianca) e l’A.S.D.D. Baskin Faenza (maglia blu).
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