Barbara Trebbi e Salvatore Sciommarello: quando l’unione fa la forza

Una coppia di parrucchieri ma anche una coppia nella vita

Barbara Trebbi e Salvatore Sciommarello sono una coppia affiatata nella vita e nel lavoro. Parrucchiera – termine riduttivo per il suo approccio innovativo a questo mestiere – per vocazione lei, esperto di benessere e tricologo lui per caso o meglio per un susseguirsi di tasselli andati poco a poco al loro posto, quello giusto.Gestiscono insieme a Ravenna HEADSPA, un innovativo salone il cui progetto ha preso forma e si è concretizzato durante il lockdown e questi anni di pandemia, frutto di una visione impenditoriale ben definita e voglia di costruire al di là delle difficoltà e delle fatiche.

Barbara e Salvatore fanno quindi parte di quegli imprenditori che hanno creduto e credono nel nostro territorio valorizzandolo attraverso il proprio lavoro, le proprie idee, la propria esperienza.

Abbiamo voluto conoscerli meglio.Fare della propria passione il proprio lavoro è la chiave vincente per raggiungere obiettivi e soddisfazione. Ci raccontate i vostri esordi?

Barbara: «Sono nata a Bologna con le idee chiare: da grande voglio fare la parrucchiera! Già da bambina quando andavo con mia mamma dal parrucchiere avevo capito che era quello che avrei voluto fare da grande. Ho iniziato in un’accademia privata per parrucchieri e subito dopo ho lavorato in saloni importanti di Bologna iniziando 35 anni fa, da giovanissima, a lavorare con metodo e attenzioni verso il cliente su tutto ciò che era benessere e bellezza. Poi per l’amore per il mare ho voluto trasferirmi in una città più comoda e a dimensione d’uomo e ho scelto Ravenna. Qui dopo aver lavorato per un salone, gestendolo dopo pochi anni per il titolare, ho aperto con un socio il mio primo salone a pochi metri da dove oggi esiste il mio HEADSPA. Sono stata per più di 10 anni in un franchising rinomato, un’azienda leader nel mondo del parrucchiere moda e benessere. Dal primo giorno di lavoro ad oggi il mio percorso, la mia crescita professionale è stata piena di corsi di formazione nella tecnica colore, stilistica e in quello della tricologia. Il mio motto è “informarsi, formarsi e mai fermarsi”. Sicuramente in questi anni ho voluto entrare più in profondità nel mondo della moda e bellezza con l’armocromia – lo studio dei colori che donano maggiormente ciascuna persona -, ma anche il marketing e i social media. Il mondo è in continua evoluzione e non si può essere solo un artigiano».

Salvatore: «La mia passione e il mio percorso di vita mi hanno portato cinque anni fa a stravolgere la mia vita lavorativa per l’ennesima volta. Nasco molti anni fa come imprenditore edile a Alessandria, mia città natale. Dopo circa 15 anni, la svolta iniziando a girovagare per le regioni italiane e di conseguenza a reinventarmi ogni volta con nuove professioni e lavori, tutti con lo stesso obiettivo: fare ciò che mi portava ad essere felice e mettendo tutto l’amore e la passione in quello che facevo. Tra questi c’è stato un breve periodo a Tenerife dove ho intrapreso un percorso spirituale che mi ha portato ad ottenere il primo livello Reiki. Ciò mi ha fatto nascere il desiderio di dedicarmi al benessere delle persone e alla decisione di seguire il primo master in tricologia cinque anni fa a seguito del mio inserimento nel salone di Barbara per diventare il responsabile dell’area olistica e di trattamenti delle anomalie della cute, un ambito in cui ho messo tutta la mia energia».[vc_single_image image=”8121″ img_size=”full”]Il vostro incontro ha portato ad un forte connubio nella vita privata e lavorativa. Come è andata?

«Si, siamo una felicissima coppia da nove anni. Sul lavoro è nato tutto da una necessità impellente, appunto cinque anni fa, poiché una mia dipendente si ammalò proprio nel periodo natalizio. Salvatore entra così in salone per gestire quei giorni pieni di appuntamenti per un aiuto in reception e all’accoglienza ai clienti. Dal quel giorno l’illuminazione di investire su di noi anche lavorativamente e, passo dopo passo, siamo diventati una realtà che ci ha portati ad una decisone importante due anni fa, proprio nel periodo pre Covid, di cambiare salone per un progetto ambizioso: un salone botanico fatto a nostra immagine. Ecco che proprio nel momento di chiusura forzata iniziano i lavori di progettazione e ristrutturazione del nuovo salone insieme abbiamo studiato e ideato».Avete adottato una visione innovativa al classico salone da parrucchiera partendo dall’utilizzo di prodotti naturali, una scelta molto apprezzabile, che guarda alla sostenibilità, non così comune nel vostro settore. Da dove è nata e come si è sviluppata?

«È nata come si usa dire “per caso” sapendo che non esiste il caso, ma creiamo noi il nostro futuro giorno per giorno. Nasce dall’esigenza di prodotti che rispettassero dei criteri legati al mondo della tricologia, ossia utilizzo di piante officinali e oli essenziali per trattare le anomalie della cute e dei capelli. Quindi volevamo affiancare a questi prodotti altrettanto più vicini a questa filosofia che utilizzano di prodotti estratti da piante, ecosostenibili, biodinamici e anche a km 0 o perlomeno italiani – come la bolognese Oway e la Noasi di Rovigo – eliminando il più possibile la plastica e adottando un refil, ossia facendo riutilizzare le bottiglie ai nostri clienti, ricaricandole, eliminando sprechi e risparmiando pagando solo la ricarica stessa».Ma non vi siete fermati qui. Avete voluto creare a Ravenna quanto si può trovare oggi in grandi città: un centro dedicato ai capelli da un punto di vista estetico, ma soprattutto dedicato alla salute offrendo tricologia, armocromia e consulenza di immagine. In cosa consiste questa nuova formula che è un unicum nella nostra città?

«Questa nostra trasformazione è stata un’evoluzione naturale in un tempo in cui non era cosi comune avere queste attenzioni verso la sostenibilità. Nel nostro salone offriamo un’esperienza, un viaggio, un percorso con rituali davvero unici di benessere, bellezza e stile, dove diamo priorità alla salute della cute cercando di riequilibrare le varie anomalie andando in profondità per capire prima le cause e poi dando i giusti consigli e risolverle. Si lavora anche sulla parte prettamente olistica per rigenerare, mettere in equilibrio i nostri chakra, di conseguenza si passa all’analisi dell’iride (analisi iridiologica), all’analisi morfologica (forma del viso) all’armocromia che ci danno la chiave dei colori “amici” per i capelli e di come ci si deve vestire per essere sempre in armonia con noi stessi».[vc_single_image image=”8122″ img_size=”full” add_caption=”yes”]Tutto questo porta a considerare il vostro “salone” un centro che offre servizi specifici che esulano dal classico “taglio e piega” offrendo quindi la possibilità alla clientela di beneficiarne senza dover abbandonare il proprio parrucchiere di fiducia. Anche questo è un approccio assolutamente nuovo. Che riscontro avete avuto a riguardo?

«Chi sceglie il nostro salone deve avere la massima libertà di scegliere quali servizi vuole utilizzare senza dover per forza rinunciare al proprio parrucchiere. La nostra filosofia nasce proprio dal principio di libertà di potere regalarsi una coccola nella nostra area SPA o di beneficiare dei trattamenti tricologici. Questo approccio nuovo, che a volte lascia perplesso il cliente non abituato, viene assolutamente apprezzato e abbiamo già molti clienti che utilizzano con soddisfazione solo alcuni dei nostri servizi».L’innovazione e la ricerca su cui avete basato il vostro lavoro non possono fermarsi per cui sorge spontaneo chiedere quali sono i vostri progetti futuri.

«I progetti sono vari e non ci poniamo limiti. Il primo quasi in dirittura d’arrivo è quello di inserire nel nostro salone il nostro brand di prodotti firmati Barbara Trebbi. Un progetto già realizzato è l’inserimento dei macchinari avanzati per la tricologia quali il lasercap, uno strumento per dare energia cellulare e lavorare su tutte le anomalie cutanee, prima fra tutte l’androgenetica, cioè l’assottigliamento del capello, comune negli uomini, ma anche nelle donne. Il secondo è l’ossigenoterapia, un vero e proprio macchinario con ossigeno puro al 99,5 % che lavora come detossinante dalla radice al derma e allo stelo».

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