Bakkali (Pd) a sostegno della carriera alias: «Mi batto per un’idea di scuola aperta e inclusiva»

Un gruppo di genitori di AGE in una lettera aperta si era scagliato contro la decisione dell'istituto Olivetti-Callegari di introdurre la carriera alias. Si tratta della possibilità di registrarsi con il nome che corrisponde alla propria identità di genere anche se diverso da quello anagrafico

L’onorevole Ouidad Bakkali interviene a sostegno dirigente dell’Istituto Olivetti-Callegari e della scelta di introdurre la carriera Alias, dopo che un gruppo di genitori ha scritto una lettera contro il provvedimento.

La “carriera Alias” è un protocollo che prevede la possibilità di registrarsi in un ente con il nome che corrisponde alla propria identità di genere anche se diverso da quello anagrafico. La modifica ha effetto solo nella burocrazia legata all’ente di riferimento. Nella provincia di Ravenna le scuole che offrono questa possibilità sono il Liceo Artistico “Nervi-Severini”, l’Istituto Professionale Statale “Olivetti – Callegari”, l’istituto “Ricci-Muratori” e il Liceo di Faenza “Torricelli-Ballardini”.

Le parole di Bakkali a sostegno della carriera Alias

«Apprendo – esordisce l’On. Ouidad Bakkali – dalla stampa della lettera aperta di AGE Ravenna e certi passaggi riportati mi hanno lasciato davvero basita. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà alla dirigente dell’istituto Olivetti-Callegari, Antonia Sallustio e a tutta la comunità scolastica, per la decisione di introdurre la carriera alias. Decisione assunta secondo procedure condivise e trasparenti con il voto unanime del consiglio d’istituto quindi anche della componente che rappresenta le famiglie».

«Questo provvedimento – continua -, come succede già in più di 200 scuole italiane, che consiste nel riconoscere a studenti e studentesse il diritto ad essere nominati con il proprio nome di elezione, è uno strumento fondamentale per garantire che l’ambiente scolastico sia un luogo inclusivo per il vissuto e l’identità di tutte e tutti, dove i giovani possano essere al riparo da stigmatizzazione e isolamento».

«La lettera di AGE Ravenna – continua Bakkali – marca una totale mancanza di rispetto per l’esperienza di giovani studenti la cui identità di genere non corrisponde al sesso biologico assegnato alla nascita. Sostenere che adottare la carriera alias corrisponda a promuovere una  “tendenza modaiola” o, ancora, un “capriccio adolescenziale” è grave insulto a chi attraversa un lungo e spesso doloroso percorso di autodeterminazione, denotando non solo poca conoscenza dell’argomento, ma l’abbraccio di un’ideologia discriminatoria che invece di includere vuole escludere dalla comunità scolastica le identità non conformi ai loro parametri».

«La decisione dell’istituto Olivetti-Callegari, che segue quella del Liceo Artistico Nervi-Severini, è un’importante passo avanti affinché le scuole di Ravenna diventino sempre di più luoghi inclusivi in cui il benessere psicologico di ragazzi e ragazze sia messo al primo posto. Dobbiamo difendere i ragazzi e le loro famiglie da chi preferisce isolare ed escludere ciò che non comprende, perpetuando così sofferenze e solitudine».

«L’Italia si attesta al 33° posto su 49 Paesi europei per uguaglianza e tutela delle persone Lgbt+, le quali subiscono continuamente stigmatizzazione e non vengono riconosciute nella loro affermazione di genere nei tanti campi della propria vita, quello familiare, sanitario e lavorativo. I più giovani incontrano maggiori difficoltà e sofferenza proprio nell’ambito scolastico, essendo la loro condizione poco conosciuta e socialmente connotata da stereotipi negativi. Da parlamentare – conclude Bakkali -, sento il dovere di continuare a battermi, in ogni sede, per un’idea di scuola aperta, accogliente e sicura per tutte e tutti, difendendola da chi, al governo o altrove, vorrebbe escludere ed invisibilizzare ciò che non comprende».

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