Aumento Tari approvato dalla Giunta. La Pigna: «È un salasso, un enorme conflitto di interessi»

«L'aumento è del 8,9% rispetto all'anno precedente. In sostanza il Comune ha accettato la proprosta di Hera, di cui è azionista, senza battere ciglio. Assordante il silenzio delle associazioni di categoria»

Alla fine il «salasso» annunciato nei giorni scorsi dal gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi e rel ativo all’aumento Tari 2024 da parte dell’amministrazione De Pascale c’è stato.

Al netto delle rettifiche tecniche dovute alle scontistiche, l’aumento deciso dalla Giunta Comunale è dell’8,9%. In sostanza, il Comune di Ravenna ha accettato senza batter ciglio la proposta di aumento Hera, di cui il Comune stesso è azionista e nella quale è presente nel consiglio di amministrazione con il Pd Gianni Bessi». La Pigna intende lottare contro la decisione e portare sotto gli occhi dei cittadini «il conflitto di interessi che da anni interessa la gestione dei rifiuti».

«Un salasso inaccettabile – commenta La Pigna – soprattutto se si considera il fatto che il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti è in continuo peggioramento. Con l’introduzione della raccolta porta a porta, per il servizio ha toccato i minimi storici».

«Eppure, il Sindaco De Pascale aveva assicurato a suo tempo che il porta a porta avrebbe portato con se una diminuzione della TARI – sottolinea La Pigna -. L’ennesima balla a marchio PD Ravenna dato che la Tari non solo. Non è diminuita ma è addirittura aumentata costantemente e cospicuamente».

I precedenti aumenti

Il Comune di Ravenna nel 2023 ha aumentato la Tari del 4,72%, nel 2022 del 4,6%, e ora nel 2024 la aumenterà dell’8,9% rispetto all’anno precedente. «Si è passati così da un’entrata di 29 milioni nel 2021 agli oltre 35 milioni di euro del 2024», fa notare il gruppo.

«Davanti a tutto ciò, nessuna voce di dissenso si è levata contro le scellerate scelte dell’amministrazione de Pascale da parte delle associazioni imprenditoriali, dei consumatori e dei sindacati. Evidentemente a loro l’aumento spropositato deciso dalla Giunta de Pascale non preoccupa minimamente. Peccato che l’esborso maggiorato lo pagheranno i loro associati», sottolinea.

«Daremo battaglia in Consiglio Comunale contro l’inacettabile aumento della Tari 2024, evidenziando anche l’abnorme conflitto d’interesse che coinvolge Comune di Ravenna ed Hera spa. Conflittoche da anni ruota attorno al sistema del servizio rifiuti le cui nefaste conseguenze, sia in termini economici che di disservizi, colpiscono tutti i contribuenti ravennati: famiglie,  lavoratori, imprese, enti ed associazioni», conclude il gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi. 

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