“Asia” è il nuovo fornitore di servizi logistici del porto di Ravenna

Mercoledì 29 marzo il gruppo Sapir, primario operatore terminalistico  del porto di Ravenna, specializzato in imbarco, sbarco e movimentazione di merci, ha costituito una società che ha dato vita ad una partnership con ARS Altmann, gruppo tedesco fra i principali fornitori di servizi di logistica per veicoli finiti in Europa.

Riccardo Sabadini (Sapir S.p.A.) e  Maximilian Altmann (Ars Altmann AG) hanno infatti costituito la new company ASIA s.r.l. – Altmann Sapir Intermodal Autoterminal – che avrà come mission la fornitura di servizi logistici e terminalistici ai grandi brand del settore auto.

L’azienda è già operativa: il giorno stesso della costituzione al Terminal Container Ravenna (TCR) controllato da Sapir è già arrivato, anche grazie alla collaborazione di Daniele Rossi, presidente AdSP, Autoritá portuale dell’Adriatico centro-settentrionale, il primo treno dedicato al trasporto di vetture, uno dei tanti della flotta Altmann. 

TCR, presieduta da Giannantonio Mingozzi, sarà funzionale alla prima fase di sperimentazione e messa a punto delle attività, in attesa che venga costruita l’ultima parte della dorsale ferroviaria di Trattaroli e completata  la banchina nella stessa penisola.

Il general manager del gruppo Sapir, Mauro Pepoli, ha espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti e si è detto ottimista per un passaggio rapido dalla fase sperimentale a quella standard: «L’automotive nel porto di Ravenna – aggiunge Pepoli – non ha avuto sino ad oggi un ruolo di grande spessore e, anche grazie al gruppo Altmann, è oggi l’occasione per aumentarne significativamente l’importanza».

Massimo Ringoli, manager del gruppo Altmann, esprime soddisfazione per il lavoro finora svolto a Ravenna, dove ha trovato partner collaborativi e professionali.

L’individuazione di Ravenna ha un significato strategico per il partner tedesco, in piena sintonia con le linee guida del Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica. Intercetta infatti i flussi delle vetture attraverso un sistema intermodale mare/ferro e potrebbe consentire al porto adriatico ad essere una valida e concreta alternativa, per tutti i flussi con origine o destinazione nei Paesi dell’Europa Continentale, rispetto ai porti del Nord Europa nelle rotte intramed, per la penisola arabica, India e Far East. 

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