Applausi per il maestro Paolo Olmi e il suo “Stabat Mater” al festival di Fès in Marocco

Quattromila persone hanno ascoltato nella serata di giovedì 30 maggio, in religioso silenzio, l’esecuzione dello “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi da parte della Young Musicians European Orchestra, diretta magistralmente dal maestro Paolo Olmi in occasione del 27° Festival Musiques Sacrées du Monde di Fès in Marocco. Il brano è stato preceduto dalla lettura del testo nella versione italiana da parte della direttrice dell’Istituto, Carmela Callea e in quella araba del professor Nabil Mada autore della traduzione. Ancora una volta la cultura musicale italiana e i suoi migliori interpreti sono straordinario veicolo della potenza culturale del nostro paese nel mondo.

«La gigantesca platea che riempiva il complesso monumentale Bab Al Makina ha ascoltato il testo attribuito a Jacopone da Todi, cogliendo pienamente l’intensità rappresentata dai suoi contenuti, in particolare il sacrificio del Dio-Uomo per la redenzione dell’umanità dal peccato. Per me e per i miei musicisti una grandissima emozione, perché parliamo di una preghiera cattolica, tradotta in arabo, ascoltata e profondamente sentita da un popolo di religione musulmana», commenta il maestro Paolo Olmi.

Prima dell’inizio del concerto la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat Carmela Callea e l’Ambasciatore d’Italia presso il Regno del Marocco, S.E. Armando Barucco hanno sottolineato l’importanza di questo evento promosso, nell’ambito del Festival Musique Sacrées della Fondation Esprit de Fès, dal CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica), dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat e dall’Ambasciata d’Italia presso il Regno del Marocco, all’interno del progetto Suono Italiano che il CIDIM realizza nel mondo per valorizzare il talento musicale italiano.

«Queste iniziative rappresentano un forte strumento per lo sviluppo e la promozione delle relazioni culturali fra l’Italia e il Marocco. In questi mesi abbiamo reso più solido il legame usando la musica di giovani artisti come quelli della Young Musicians European Orchestra, che hanno incantato gli ascoltatori ieri sera, come ponte tra due Paesi e due Continenti uniti dall’amore viscerale per la cultura», aggiunge la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Rabat, Carmela Callea.

«Voglio ringraziare per l’invito il presidente della Fondation Esprit de Fès Abderrafia Zouitene, il direttore artistico del Festival Alain Weber e naturalmente le autorità italiane che hanno permesso la realizzazione di questo importante concerto. E’ la quarta volta che nel giro di sei mesi siamo ospiti di questo splendido Paese, con il quale stiamo sviluppando una profonda relazione interculturale che proporremo ed esporteremo come veicolo di promozione della cultura italiana nel resto del mondo», conclude il Vicepresidente del CIDIM (Comitato Italiano Nazionale Musica) e Presidente di AIAM (Associazione Italiana Attività Musicali), Francescantonio Pollice.

I primi tre brani della serata hanno visto protagonisti in qualità di solisti tre giovani talenti italiani, il violinista Lodovico Parravicini, il mezzo soprano Maria Lucia Bazza e il soprano Giorgia Costantino che hanno dato magnifica prova delle loro capacità tecnico interpretative. L’intera serata è stata ripresa dalla radio e dalla televisione marocchine. 

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