ANDREA PENNACCHI, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Giorgio Gobbo e Gianluca Segato, è protagonista sul palcoscenico del Teatro Masini di Faenza, domenica 19 febbraio alle 21, con il suo spettacolo “Pojana e i suoi fratelli”. L’appuntamento fa parte della rassegna Teatri d’Inverno – Sguardi sulla drammaturgia contemporanea.
I fratelli maggiori di Pojana – Edo il “security”, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero – videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un Tanko, una “macchina movimento terra” blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta.
Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. “Il mondo deve sapere – pensavamo – come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle ‘tecniche’ degne dell’Isis”. Va detto che queste storie venivano già raccontate da giornalisti straordinari come Rumiz e Stella, o sociologi come Diamanti, ma a teatro erano ancora poco presenti.
È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi.
Da provinciali buoni e gran lavoratori che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri, a avidi padroncini. Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera.
Quando Francesco Imperato mi propose di collaborare al progetto “This is Racism”, recitando il testo di Marco Giacosa per il video di Ciao Teroni, Franco Ford detto “Pojana” era già nato. Era il ricco padroncino di un mio adattamento delle Allegre comari di Windsor ambientato in Veneto, con tutte le sue fisse: le armi, gli schei e le tasse, i neri, il nero. In seguito, la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi.
Ed eccolo qui, con tutti i suoi fratelli, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio. (Andrea Pennacchi)
Biglietti: 10 euro (intero); 5 euro (under 29).
Prevendite: sabato 18 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Masini.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13.
Biglietti online: Vivaticket
Nella sera di spettacolo la biglietteria del Teatro Masini aprirà alle ore 20.
Info: 0546 21306 e www.accademiaperduta.it
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