«Faenza ha messo più in difficoltà Rimini in semifinale di noi in finale – spiega Pastore – e sarà intrigante giocare in quella squadra. Sono rimasto colpito dall’ultimo campionato dei Raggisolaris sia per la rimonta fatta nelle ultime giornate sia per la semifinale disputata con Rimini, tanto che ho anche pensato potessimo incontrarla in finale. Sinceramente non capivo come un simile roster fosse così indietro in classifica poi c’è stata la riscossa grazie ai giocatori e a Garelli.
Speravo di trovare squadra in A2, ma le offerte non mi sono sembrate soddisfacenti, e così ho preferito restare in B per potermi giocare ancora la vittoria del campionato che mi è sempre sfuggita nelle ultime due stagioni. I Raggisolaris sono una piazza ambiziosa e sarà bello ricominciare da capo conoscendo nuove persone e nuovi collaboratori e avere come compagni di squadra giocatori forti che ho sempre incontrato da avversario. La scelta è dovuta anche a Garelli, allenatore che sono felicissimo di ritrovare e che mi ha convinto a firmare. Nel 2014 a Latina abbiamo perso la final four per salire in A2 disputata a Cervia e dunque credo che con lui ci sia un lavoro in sospeso da portare termine».
Nato a Latina l’1 settembre 1994, Pastore ha vissuto gran parte della carriera nella sua città prima alla SMG Latina poi al Latina Basket dove milita dal 2011 al 2014 in DNA e DNB, rispettivamente il terzo e il quarto campionato nazionale. Nella stagione 2013/14 vince la Coppa Italia di serie B nella squadra guidata da Garelli. Nel 2014/15 si trasferisce al Giulia Basket Giulianova in serie B poi ritorna a Latina, ma questa volta in A2, restandovi dal 2015 al 2018. Anche nelle due annate successive resta in A2 vestendo la canotta della Pallacanestro Piacentina (2018/19) e della NPC Rieti (2019/20) poi passa a Roseto in B dove rimane dal 2020 fino allo scorso giugno. Oltre alle qualità tecniche che gli permettono di avere feeling con il canestro grazie all’ottimo tiro (le sue statistiche lo vedono spesso in doppia cifra), Pastore è anche un vero e proprio uomo spogliatoio.
«A livello tecnico sono una classica guardia che può anche giocare da playmaker, ma il mio punto di forza credo sia l’essere molto carismatico. Mi definirei un leader silenzioso, perché mi piace aiutare la squadra, incitare i compagni per creare il miglior clima dentro e fuori dal campo e caricare il gruppo per far dare a tutti sempre il massimo. Con questo spirito e con la voglia di fare bene, mi presento a Faenza» continua Pastore.
«Pastore è un giocatore che non ha bisogno di presentazioni – spiega il dirigente Andrea Baccarini –. Sono davvero contento che sia molto entusiasta di questa nuova avventura dove ritroverà coach Garelli.
Visto come si sono concluse le ultime stagioni sono certo che abbia quella sana voglia di rivalsa per conquistare qualcosa di grande».
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