Categories: Lettere e opinioni

Ancisi: “Via Baiona infangata da detriti portuali. Rischio incidenti da rimuovere”

È di due giorni fa l’ennesima rimostranza sullo stato di via Baiona lato città, veicolata a Lista per Ravenna:

Il tratto di via Baiona che da via delle Industrie, dopo la rotonda Belgio, arriva fino al cantiere posto di fronte al piccolo Hotel, vicino al ponte sul Fosso Fagiolo, è continuamente sporco e coperto per metà di terriccio, che ha reso il manto stradale sdrucciolevole. I mezzi in entrata, ma soprattutto in uscita dal cantiere, ne lasciano sul suolo – risultando insufficiente il lavaggio delle gomme – una fitta scia, che ha perfino inscurito il colore della carreggiata. Con la riapertura – si spera definitiva dopo le lunghe traversie – del ponte sullo scolo Fagiolo, il traffico stradale, in gran parte di automezzi pesanti e notoriamente intenso essendo passaggio obbligato verso il lato est del cimitero, il distretto chimico, le numerose industrie successive e i lidi nord, è destinato a subire un pressante rischio di incidenti a causa dell’effetto pattinamento. Giova qui capire di che cantiere si tratti, riavvolgendone di qualche mese la storia.Il 12 maggio scorso, giunse a Lista pet Ravenna questo allarme: “Già da un po’ di tempo in via Baiona, nella periferia di città lato cimitero, di fronte al Piccolo Hotel, tra il distributore Ego e via Fosso Fagiolo, hanno eliminato quello che era un esteso campo di grano (prima foto) e stanno facendo dei lavori di sbancamento e riporti di terra, con camion che vanno e vengono in continuazione, polvere e anche qualche rischio a livello di circolazione veicolare. Non c’è nemmeno il cartello di cantiere. Ci aiutarono a risolvere il mistero il comandante della Polizia locale e il capo-area della Pianificazione territoriale: “In quei campi di grano sarebbero state rovesciate montagne di fanghi estratti dal porto di Ravenna”. A fine giugno fu già visibile una vasca di colmata (seconda foto), poi riempita e progressivamente innalzata riversandovi, come deposito definitivo, i fanghi dragati dai fondali del porto canale. Il fatto più grave è il consumo di 259 mila metri quadrati di territorio agricolo per l’uso più nefasto possibile, giacché a contatto diretto con la città, in area urbana. Non è assolutamente giustificabile perché esistono a questo scopo due aree logistiche di 409.000 e 243.000 quadrati in zona portuale, non ancora impiegate, poste sul lato destro del canale Candiano, sufficienti per realizzare il progetto di “Hub portuale”, approvato dal governo affinché si scavino i fondali dagli attuali 10 metri scarsi a 12,50. E sarebbe già un mezzo miracolo.A via Baiona si è aggiunta così anche questa nuova disgrazia, che tuttavia richiede di essere affrontata urgentemente e non più riproposta, almeno perché si rispetti l’art. 15 del Codice della Strada laddove vieta di “spargere fango o detriti” ai “veicoli provenienti da accessi e diramazioni”, prevedendo l’obbligo di ripristino dei luoghi “sporcati” nello stato in cui si trovavano prima. Chiedo perciò al sindaco se intende impegnarsi a tal fine, con la massima urgenza, attivando, per gli adempimenti immediati in materia di pulizia della strada, la Polizia locale. Questa potrà coordinarsi col servizio Mobilità nel caso si ritenga opportuna, da parte del suo dirigente, l’emissione di un’ordinanza che imponga al direttore dei lavori le direttive necessarie, sottoponibili a verifica, affinché i mezzi in arrivo e soprattutto in uscita dal cantiere non lascino più tracce di detriti di qualunque genere lungo il loro percorso stradale.

 

Lettera di Alvaro Ancisi

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