Poco prima di Capodanno Argenta ha festeggiato l’approvazione del progetto definitivo della variante alla Statale 16 Adriatica che la congiungerà col Ponte della Bastia sul fiume Reno. Rilevante è la mancanza di un progetto che eviti l’attraversamento dei centri abitati. Infatti la provincia ravennate è al momento l’unica che attraversa 3 centri abitati Camerlona, Mezzano e Glorie. Tutto ciò porta spesso a problemi rilevanti come incidenti stradali, inquinamento atmosferico, ingorghi ecc.
« Ravenna è l’ultima ruota del carro – dichiara Ancisi di Lista per Ravenna – anche nei trasporti stradali. Ne abbiamo parlato spesso, addebitandone la responsabilità al governo comunale, che non ha sostenuto le proprie varianti alle strade statali presso la Regione, facendosi sopravanzare da tutti gli altri capoluoghi romagnoli, e la stessa Regione, che dal 1998 al 2018 le aveva escluse in blocco dal primo Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT). Sono state inserite all’ultimo momento nella seconda edizione, adottata nel 2019, grazie ad emendamenti formulati in partenza da Lista per Ravenna e sostenuti dalla Lega Nord nell’Assemblea regionale.»
Il 26 ottobre 2021, è stata però annunciata dall’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini la stipula di una convenzione tra ANAS e Regione, finanziata con oltre 8,750 milioni, per redigere alcuni progetti stradali, tra cui i tre di fattibilità tecnica ed economica che riguardano il comune di Ravenna: vale a dire le suddette varianti di Mezzano e di Fosso Ghiaia sulla statale 16 e la “nuova Ravegnana” sulla statale 67.
«Si sono lette pubblicamente molte anticipazioni, in particolare su tre diverse proposte progettuali formulate da ANAS. Sulle altre silenzio assoluto. Se i patti sottoscritti con la convenzione sono stati rispettati, ANAS ha sottoposto le prime bozze dei progetti alla valutazione degli enti interessati, nel nostro caso il Comune di Ravenna, mentre la successiva consegna degli elaborati conclusivi è avvenuta al massimo entro il 31 dicembre. – conclude Ancisi -. Chiediamo che la Giunta de Pascale tiri fuori le carte che ANAS le ha consegnato. La sede pubblica per una prima loro presentazione e valutazione deve essere il Consiglio comunale, a cui spettano le decisioni fondamentali. Chiedo pertanto al sindaco se, convenendo democraticamente con questa proposta, intende darle corso sollecito, evitando iniziative di convocazione del Consiglio stesso da parte dei gruppi consiliari»,
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