Ancisi (LpRa): «Spiaggia libera a nord della foce dei Fiumi Uniti ridotta a discarica»

A segnalarlo è il consigliere comunale di Lista per Ravenna, che ha presentato sull'argomento un question time rivolto al sindaco de Pascale

La zona a cui si riferisce Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna, nel question time rivolto al sindaco, è quella che si trova a nord della foce dei Fiumi Uniti, ormai diventata una discarica a cielo aperto a causa del continuo abbandono di rifiuti da parte dei visitatori.

«La lunga spiaggia libera a sud dello stabilimento balneare Me Beach, ex Cala Celeste, di Lido Adriano, pubblicizzata anche sul sito turistico del Comune di Ravenna, termina, selvatica e incurata, a nord della foce dei Fiumi Uniti. Ci si arriva da uno slargo che, adibito nei lati a parcheggio auto, arriva al mare superando un sentiero ex dunoso. Per chi ama il rapporto diretto con la natura, pur insieme a decine di altri frequentatori, tuttavia non a stretto contatto, è una scelta godibile».

«Non lo è però per la natura, – sottolinea Ancisi – in quanto, sia perché non esiste alcun bidone per la raccolta dei rifiuti, sia perché molti si guardano bene dal portar via i propri, ed altri addirittura ve ne trasportano anche da fuori di ogni genere, non solo domestici, è stata ridotta ad una diffusa discarica a cielo aperto in continua espansione. Un folto campionario di foto penose lo dimostra».

Necessari i raccoglitori di immondizia e i controlli di vigilanza

«Questa situazione, segnalata più volte da cittadini essendo sconveniente e disdicevole, richiede di essere affrontata seriamente, almeno perché sia ricondotta ad un minimo di decenza. Serve dunque che vengano collocati in zona dei raccoglitori di immondizia, da svuotare periodicamente secondo gli andamenti stagionali, e installati cartelli che segnalino il divieto di abbandono dei rifiuti fuori dei contenitori, avvertendo, secondo le norme di regolamento vigenti in questi Comune, delle sanzioni applicabili ai trasgressori».

«Dopodiché, – conclude Ancisi – vanno effettuati dei controlli dagli organismi di vigilanza addetti allo scopo (Polizia locale, Polizia provinciale, Guardie Ecologiche, Corpo Forestale, Ispettori ecologici, ecc.), ai quali è consentito di sequestrare i sacchetti dei rifiuti fuori posto, per risalire ai nominativi di chi ne ha prodotto il contenuto, onde emettere a suo carico i verbali di accertamento e sanzione. Chiedo pertanto al sindaco se intende disporre analogamente in proposito».

Dalla stessa categoria