05 Ott 2024 10:01 - Più Notizie
Ancisi (LpR): «Strade senza illuminazione nonostante il buio nelle prime ore del mattino»
Lista per Ravenna ha ricevuto la segnalazione di un cittadino di Punta Marina Terma, che segnalava la mancata accensione dei lampioni alle 6 del mattino in viale dei Navigatori
di Redazione
«Risale al 17 settembre la segnalazione pervenuta a Lista per Ravenna da un capofamiglia di Punta Marina Terme, che lamentava come già alle 6.00 del mattino l’illuminazione pubblica delle strade venisse spenta sulla parte del paese a nord del viale centrale dei Navigatori, escluso solamente il viale tangenziale delle Americhe, e sulla metà della parte sud rivolta verso la spiaggia, mentre il viale litoraneo Cristoforo Colombo verso Marina di Ravenna era illuminato solo inizialmente, nel tratto urbano fino a via delle Sirti», fa sapere Alvaro Ancisi.
Il problema dell’illuminazione
«“Peccato che a quest’ora sia veramente buio. I nostri ragazzi che devono prendere l’autobus per andare a scuola sono costretti a girare per strade scure coi vari pericoli del caso”. Altre segnalazioni analoghe sono pervenute nel frattempo alla Pubblica illuminazione del Comune, come ci è stato confermato, oltreché a Lista per Ravenna. Il 1° ottobre ne abbiamo ricevuto una sull’accensione serale posticipata: “Nella via dove abito, circonvallazione Fiume Montone Abbandonato, i lampioni sono stati accesi ieri alle ore 19,20, quando ormai la visibilità era molto precaria”», continua.
«Il fenomeno era parso diffuso generalmente in molte parti del territorio comunale leggendo la risposta sconcertante che il capofamiglia di Punta Marina aveva ricevuto da Comuni-Chiamo per conto del Comune di Ravenna: “L’Amministrazione comunale, quale conseguenza dei costi dell’energia nell’anno 2022, ha mantenuto gli impianti di illuminazione pubblica accesi 4.000 mila ore/anno, il che determina, in certi periodi dell’anno, off-set (=slittamenti) sensibili rispetto agli orari di accensione e spegnimento degli impianti rispetto al calendario astronomico (ritardo all’accensione e anticipo allo spegnimento). La schedulazione delle accensioni/spegnimento degli impianti di illuminazione pubblica è quindi in linea con tale pianificazione che, in questo periodo, prevede lo spegnimento dell’impianto in anticipo rispetto all’orario da Lei segnalato, indicativamente alle ore 6.00”».
«Risposta sconcertante, perché il 25 giugno scorso l’assessora ai Lavori pubblici aveva espresso in Consiglio comunale la seguente dichiarazione:“Abbiamo investito 4 milioni di euro delle risorse che derivano dalle compensazioni per il rigassificatore, con cui abbiamo completato la sostituzione degli ultimi impianti di illuminazione ancora fortemente energivori situati nel nostro territorio. Il passaggio ad impianti totalmente dotati di lampade led, avvenuto a fine anno, produce ora un forte risparmio sulla spesa annuale di consumo impegnata per illuminare il nostro territorio”».
«Appare dunque inconcepibile che si applichino ancora le restrizioni imposte dalla pandemia nel 2022 a causa dell’aumento dei costi dell’energia, nonostante il passaggio a led di tutti gli impianti di illuminazione, avvenuto alla fine del 2023, abbia consentito “un forte risparmio” sui consumi, oltretutto grazie ai soldi ottenuti come compensazione per i forti disagi ambientali prodotti dal rigassificatore (in maggior parte proprio a Punta Marina: mare, litorale e territorio)».
«Ora alle 6.00 è buio pesto. Ovvio che più passano i giorni, più presto le giornate si rabbuiano ed è più pericoloso circolare nelle strade senza luce. Si chiede dunque al sindaco quando pensa che sia ora di sopprimere i tagli all’illuminazione pubblica ex pandemia, in corso tuttora su parti molteplici del territorio comunale urbanizzato», conclude Ancisi.