28 Dic 2022 17:24 - Lettere e opinioni
Ancisi (LpR): “Nuovo supermercato in Via Venezia, ma il cantiere è abbandonato al degrado”
Considerazioni di Ancisi riguardo la struttura in stato di abbandono in via Venezia
di Redazione
IL PROGETTO DI RECUPERO DELL’EX AMGA
- Il problema verte sul progetto di recupero dell’area ex AMGA (Azienda Municipalizzata Gas e Acqua) di via Venezia, approvato il 21 agosto 2021 in Consiglio comunale col solo voto contrario di Lista per Ravenna e dei due consiglieri del gruppo Misto di allora, non rieletti. L’intenzione buona del progetto è di sollevare finalmente questa piccola area pregiata del centro storico dallo scadimento indecente, circa ventennale. Positivi anche gli impegni, a carico dell’attuale proprietà privata, di restaurare il tratto delle mura storiche sulla confinante Circonvallazione dei Goti, di preservare ad uso pubblico sociale il fabbricato con ciminiera (testimonianza archeologica industriale dell’Officina del Gas, risalente al 1863) e di tracciare un percorso ciclopedonale di connessione tra le mura di Porta Serrata e la Rocca Brancaleone. Ma queste opere avrebbe dovuto farle il Comune finché è stato proprietario dell’area, perché ora il privato potrà realizzarvi, in cambio, una densa lottizzazione da 4.140 metri quadrati, di cui 1.400 per un palazzo ad uso abitativo e 1.800 per un nuovo centro commerciale (1.400 come superficie di vendita e 400 come magazzino), di nessuno dei quali la città ha per niente bisogno. Inoltre, questa scelta attrarrà ulteriori volumi di traffico insostenibile nel percorso circolatorio a senso unico, già molto sovraffollato, comprendente in successione via di Roma, con la discesa sregolata e caotica da via Sant’Alberto, via Venezia e via Rocca Brancaleone.
- Il gruppo DESPAR ha reso noto di aver acquistato la parte dell’area occupata dall’ex gasometro di AMGA, posta tra via di Roma e via Venezia, per costruirvi un supermercato alimentare con superficie di vendita pari a circa 1.000 metri quadrati, che intende aprire nel 2024. Il cantiere, aperto il 27 giugno di quest’anno recintando l’intera area, che i residenti ritenevano risolutivo di tutto il progetto, in realtà si è limitato solamente, con durata dei lavori prefissata nel 20 agosto scorso, a rimuovere tre vasche interrate. Da tempo, il cantiere dell’ex AMGA è finito allo stato brado.
- se intende disporre che siano imposti in tempi brevi, a norma tra l’altro dell’art. 7 del regolamento della Polizia urbana, nonché dell’art. 12 e dell’art. 15.2 del regolamento comunale del Verde, la pulizia e il risanamento dal degrado dell’area ex AMGA, recintata da un cantiere abbandonato: ad esempio, ordinando il taglio dell’erba (che non deve superare i 50 centimetri di altezza), il ripristino della recinzione nelle parti divelte o danneggiate o lordate, interventi sugli eventuali danneggiamenti alla vegetazione esistente (quali lesioni alla corteccia e alle radici, rottura di rami, ecc.), provvedimenti per rimuovere ed impedire la proliferazione invasiva dei piccioni;
- quali possano essere i tempi di riapertura e chiusura definitiva del cantiere al compimento del progetto urbanistico di recupero dell’intera area;
- se esista, al riguardo, un progetto edilizio esecutivo, da cui conoscere l’eventuale relazione tecnica generale; in particolare, se e come sia stata risolta la difficile connessione della mobilità ciclopedonale tra le mura di Porta Serrata e quelle interne all’area stessa ex Amga, a causa delle due configgenti correnti di traffico motorizzato discendenti da via Mura di Porta Serrata a destra e dalla via Sant’Alberto a sinistra.
Si precisa che, a nostro parere, sono competenti in materia soprattutto l’assessore alla Polizia locale e Centro storico, per il punto 1, e l’assessora all’urbanistica, edilizia privata, rigenerazione urbana e lavori pubblici, per i punti 2 e 3.
Alvaro Ancisi
(capogruppo di Lista per Ravenna – Polo civico popolare)
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