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Altro appuntamento a Lugo per il “Rossini Open” con il Trio Euroasia

“Chi ben comincia è alla metà dell’opera”. Che la massima l’abbia inventata Ovidio o Ippolito Nievo poco importa al nuovissimo Trio Euroasia, protagonista del prossimo concerto del festival “Rossini Open” in programma sabato 19 novembre alle 20.30 al Teatro Rossini, con musiche di Beethoven e Shostakovich. I suoi componenti, cioè la violinista coreana Sarm Kim, il violoncellista russo Kirill Rodin e la pianista italiana Roberta Pandolfi, la stanno applicando alla perfezione: nata quest’anno, questa inedita formazione cameristica parte dal Teatro Rossini di Lugo per una intensa tournée che toccherà le piazze di Urbino, Udine, Palermo, Mantova, il Portogallo e la Corea.

 

E non poteva che essere così, visto che il novello Trio Euroasia conta sulla prestigiosa presenza del grande violoncellista russo Kirill Rodin, vincitore del Premio Tchaikovsky nel 1986, della violinista Sarm Kim che da oltre un decennio affianca artisti del calibro di Misha Maisky e della grintosa pianista Roberta Pandolfi, spesso al fianco di musicisti come Irvine Arditti e Theodosia Ntokou, in un connubio vincente fra freschezza ed esperienza.

 

Anche il programma proposto fa ben sperare in un avvio di carriera al fulmicotone: apre il celeberrimo Trio n. 5 in re maggiore op. 70 n. 1 “Gli Spettri” di Beethoven, composto nel 1808, vale a dire una delle pagine più amate del repertorio cameristico, il cui sottotitolo “Gli Spettri” è ancora un giallo musicologico nel quale si sono espressi in molti, senza risolverlo. L’ipotesi più accreditata è il fatto che alcuni temi dell’opera furono ritrovati in un quaderno di appunti che Beethoven utilizzava per una nuova opera (mai realizzata) dal titolo Macbeth. Un poeta-scrittore immaginifico come Gabriele D’Annunzio invece si spinse a scrivere ascoltando il trio in remaggiore «come dopo la morte, fino al cuore il fondo del calice della vita, quello che non ho assaporato ancora e che pregai che fosse tenuto lontano dalle labbra».

 

Di 136 anni dopo è il monumentale e drammatico Trio n. 2 in mi minore op. 67 di Shostakovich, composto tra il 13 febbraio e il 15 agosto del 1944, con dedica alla memoria di Ivan Sollertinskij, uomo di cultura e critico musicale suo grande amico.

Un’opera di grande intensità musicale, nella quale si alternano momenti di fortissimo lirismo a episodi scherzosi al limite del grottesco.

INFO: 0545 38542, info@teatrorossini.it, www.teatrorossini.it

 

 

Il Trio Euroasia nasce nel 2022 dall’incontro dei musicisti Kirill Rodin, Sarm Kim e Roberta Pandolfi, affrontando fin da subito un’intensa stagione di concerti: Teatro Rossini di Lugo, Teatro Sanzio di Urbino, Teatro Palamostre di Udine, Teatro Politeama di Palermo, Teatro Bibiena di Mantova, Lotte Concert Hall di Seoul, Festival Entre Quintas in Portogallo.

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