Questa mattina il sindaco di Ravenna, presidente della Provincia e Upi, Michele de Pascale, ha incontrato a Bologna, in Regione, la presidente facente funzioni, Irene Priolo. Al centro del confronto le tematiche legate al post alluvione in Romagna del maggio 2023.
In particolare, si è parlato del lavoro comune delle istituzioni e del sistema regionale per ribadire al Governo la necessità di assicurare il rimborso totale dei danni subiti da cittadini e aziende, oltre alla condivisione dei Piani speciali per la Ricostruzione, il cui stato di attuazione è stato presentato in Commissione Ambiente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, poche settimane fa.
«Ringrazio la presidente Priolo – ha detto de Pascale – per aver accettato di vederci subito su uno dei temi che più mi sta a cuore: l’alluvione, in particolare i rimborsi e la strategia di ricostruzione, sono per noi una priorità. Ho voluto subito confrontarmi, perché sul fronte nazionale e dei provvedimenti attesi dal Governo famiglie, imprenditori e comunità scontano ormai ritardi inaccettabili. Noi vogliamo mantenere, invece, altissima l’attenzione, per rispetto proprio di chi è stato colpito e che, dopo più di un anno, rischia di essere dimenticato. Così come con Stefano Bonaccini, anche con Irene Priolo continueremo a lavorare per accrescere la sicurezza del territorio, anche alla luce dei cambiamenti climatici, e per sollecitare il Governo affinché si raggiunga al più presto l’obiettivo dei rimborsi al 100%».
«Mentre abbiamo garantito i lavori per uscire dall’emergenza e quelli più urgenti della prima ricostruzione, con oltre 400 cantieri dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, molti già chiusi, altri in corso e programmati – ha affermato Priolo – abbiamo definito ciò che andrà fatto nei Piani speciali per la ricostruzione, lavorando bene, quotidianamente, con la struttura commissariale del generale Figliuolo, insieme agli enti locali e al territorio. Noi tutti chiediamo con forza che il Governo garantisca la copertura finanziaria, a partire dagli 1,2 miliardi che, anche se non verranno dal Pnrr, dovranno arrivare da un’altra parte, è un obbligo morale che tutti quanti si sono presi davanti ai nostri cittadini».
«I Piani speciali avranno una vista di dodici anni e la programmazione finanziaria dovrà essere necessariamente pluriennale, ma dovrà partire dalle progettazioni di alcune opere strategiche. Inoltre, parlando con una sola voce insieme ai sindaci e agli amministratori locali, indipendentemente dal colore politico, insisteremo perché si faccia tutto ciò che si deve fare e il rispetto della promessa di rimborsi al 100%, sui quali il Governo si era impegnato. Lo dobbiamo alla nostra gente, che dal giorno dopo l’alluvione si è messa a pulire e spalare il fango e oggi merita che quell’impegno venga onorato”, chiude la presidente della Regione».
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