01 Lug 2022 08:59 - Più Notizie
Alla scoperta della Casa delle Aie e dell’Orto Botanico dei frutti dimenticati di Cervia, il 4 luglio
Gli eventi prevedono la promozione del lavoro degli apicoltori
di Redazione
Dopo il successo delle Visite guidate alla Casa delle AIE e all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati nel segno di Dante realizzate nel 2021, l’Associazione Culturale Casa delle AIE Cervia promuove un nuovo programma di Visite guidate alla Casa delle AIE e all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati ricordando Umberto Foschi.
Lunedì 4 luglio 2022, alle ore 17 è in programma il secondo appuntamento dell’iniziativa. Il ritrovo è fissato nel cortile della Casa delle AIE. È prevista un’introduzione storica da parte di Renato Lombardi e una successiva visita guidata al settecentesco edificio della Casa delle AIE a cura di Gianfranco Zavalloni. Successivamente ci si trasferirà all’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati per una visita guidata a cura di Alberto Zattoni con la collaborazione di Antonella Casadei.
L’iniziativa fa parte degli eventi di Luoghi d’Autore coordinati dal Comune di Cervia.
Novità dell’edizione 2022 sono, alle 18.15, la Liberazione di rapaci curati dall’Associazione Amici degli animali di Ravenna e, alle 18.30, l’illustrazione a cura di Cesare Brusi, apicoltore, delle varie fasi dell’apicoltura e della produzione del miele, denominata Alla scoperta dello straordinario mondo delle api. Dai fiori delle piante al miele. Sono previsti piccoli assaggi di vari tipi di miele.
Cesare Brusi, nelle sue vesti di apicoltore, svolge da anni varie iniziative di promozione e di divulgazione dell’attività di apicoltura e nel 2021, alla sua azienda, è stato conferito il prestigioso Premio nazionale Tre Gocce d’Oro nel Concorso Grandi Mieli d’Italia.
L’Associazione Amici degli Animali di Ravenna è stata fondata nel febbraio 2007 da ex vigili del fuoco specializzati nel primo soccorso, recupero, trasporto e custodia di animali in stato di necessità. Lo scopo è di svolgere attività “no profit” a favore di privati cittadini e di enti pubblici riguardanti tutte le realtà collegate al mondo animale. L’associazione svolge anche una meritoria attività di recupero di animali selvatici, su richiesta della cittadinanza o delle forze di polizia, assicurandoli alle cure dei veterinari o degli enti preposti, al fine di reintrodurli nel loro ambiente naturale.
La partecipazione all’iniziativa è gratuita, ma sarà necessario segnalare la propria partecipazione a Mario Stella (Tel.338 3791838).
Alla sera sarà possibile cenare a pagamento al Ristorante della Casa delle AIE, in tavoli riservati per l’occasione, degustando piatti della tradizione gastronomica romagnola, sempre facendo riferimento al precitato recapito telefonico
La Casa delle AIE è stata per secoli una “Casa al servizio della pineta” e dal 1790 fino alla Prima Guerra Mondiale, è stata una struttura indispensabile per la pineta e, in particolare,per la lavorazione delle pigne .La pineta circondava allora l’edificio settecentesco e la denominazione Casa delle AIE derivava dall’ampio piazzale che l’edificio aveva accanto, ripartito in aie, in ognuna delle quali si svolgeva un determinato tipo di lavoro. La lavorazione delle pigne era tesa all’estrazione dei pinoli, utilizzati non solo in cucina, nell’alimentazione, ma anche nell’industria dolciaria e farmaceutica.
Il progetto della Casa delle AIE si deve al grande architetto del Settecento Camillo Morigia (1743-1795), che ha progettato nel 1780 la tomba di Dante a Ravenna, che ha anche progettato a Cervia la Casa delle AIE (1790) e l’Oratorio San Lorenzo a Castiglione di Cervia.
L’orto botanico dei Frutti Dimenticati è stato inaugurato nel maggio del 2013 e costituisce un’importante risorsa culturale, didattica e turistica. L’Orto è stato realizzato dall’Associazione Culturale Casa delle Aie con la collaborazione del Comune di Cervia, riprendendo un’originaria proposta di Umberto Foschi degli anni Sessanta. In un’area di 1200 metri quadrati in prossimità delle Aie, concessa dal Comune, sono state messe a dimora alcune decine di “piante dimenticate”, presentate con cartellini che riproducono la denominazione in italiano e in dialetto. Tra le piante messe a dimora abbiamo: azzeruolo, noce, mirabolano, prugno, giuggiolo, alcune varietà di melo a cominciare dal melo cotogno, corbezzolo, fico nero, uva fragola, gelso bianco, pero volpino, ribes nero, ribes rosso, sorbo, nocciolo, melograno, nespolo, ulivo, mandorlo, pero volpino, pero lauro, e pero broccolino. È una varietà di frutti che erano una volta diffusi nelle nostre campagne e che costituiscono un patrimonio di biodiversità da conservare e valorizzare.
13 giugno, 4 luglio, 1 agosto e 12 settembre alle 17