Proprio su questi termini «non scontati» («femminile», «plurale», «rete») si è concentrato il saluto iniziale di Franca Ferrari, responsabile di Cna Impresa donna Ravenna, che ha sottolineato come la rete sia fondamentale per innescare il potenziamento dello sviluppo del lavoro femminile, ancora sottodimensionato in Italia rispetto al contesto europeo, e di come la formazione sia elemento fondamentale per le donne per mettere a valore i propri punti di forza e conoscere e superare i propri limiti.
Moltissimi gli spunti dei molti interventi che si sono susseguiti, coordinati da Nadia Carboni, dirigente del Settore Governance e Comunicazione, Sviluppo e Progetti strategici e referente tecnico del progetto per l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
In una regione in cui i dati sono peraltro maggiormente incoraggianti rispetto al resto d’Italia, attenta alle politiche di supporto al lavoro femminile e di pari opportunità come l’Emilia-Romagna, è comunque fondamentale il ruolo di tutti gli attori che possono concorrere ad un cambiamento culturale che non può essere imposto – solo – con leggi e sostegni economici. Su questi aspetti si è incardinato l’intervento di Elena Zannoni, coordinatrice territoriale di Legacoop – Area Ravenna, che anche in rappresentanza del Tavolo per l’imprenditoria della Bassa Romagna ha raccontato come spesso alcuni elementi di “differenza” siano talmente insiti nel nostro quotidiano modo di pensare e vivere da non renderci nemmeno conto di essere spesso anche noi stessi inconsapevoli portatori di disparità di genere.
Manuela Rontini, consigliera regionale e presidente della commissione assembleare Territorio, ambiente e mobilità, ha portato i saluti dell’Assessore Regione Emilia Romagna alle Pari Opportunità, ribadendo come sia fondamentale il contributo dei territori per dare senso alle politiche regionali. Progetti come Wo.men, rappresentano feedback necessari per dare significato alle risorse messe in campo e confermarne il valore. L’occasione è stata utile anche per tracciare un quadro di sintesi delle opportunità che la Regione Emilia-Romagna metterà in campo nei prossimi mesi su risorse di fondi strutturali e non solo.
Venendo al progetto e ai suoi risultati, la parola è passata alle protagoniste che, guidate da Mirella Dalfiume, coordinatrice del progetto e Alessandra Di Luca, esperta di mentoring, si sono susseguite nelle testimonianze, sentite ed emozionanti, di quanto questo percorso abbia lasciato loro e di ciò che ha prodotto in termini di risultati personali e professionali. Parole semplici e toccanti a dimostrazione che la strada segnata è quella giusta e che si spera di darne seguito anche in futuro.
Il progetto è stato promosso dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna in collaborazione con il Tavolo dell’imprenditoria della Bassa Romagna e il Comitato per l’imprenditoria femminile della provincia di Ravenna, grazie al finanziamento della Regione Emilia-Romagna.
«Wo.men in mentoring» è finanziato dalla legge regionale numero 6 del 27 giugno 2014 «Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere» e in adesione al bando regionale per la presentazione di progetti volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio, del 14 giugno 2021.[vc_gallery interval=”3″ images=”32375,32376″ img_size=”full”]
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