Il libro è la storia di un’amicizia, vista attraverso le lettere che si sono scambiate Lidia Menapace (1924-2020), partigiana, pacifista, cattolica, femminista, donna dal radicato impegno politico, e Ileana Montini, intellettuale e giornalista. La prima lettera è del 1968, l’ultima del 1991.
La corrispondenza occupa un lungo arco di tempo segnato da eventi nazionali e internazionali di grande rilevanza storica, ma anche dalla varietà dei percorsi del femminismo e dalle trasformazioni all’interno della sinistra. Nelle lettere si intrecciano frammenti di vita, emozioni, sentimenti e profonde riflessioni politiche. Il lettore vi troverà «le stimmate» delle origini di una straordinaria amicizia, che ha espresso fin dal principio «il bisogno che tutto cambi, per poter cambiare noi stessi» alla «ricerca del “concreto”, per trasformare l’eresia in verità».
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