Domenica 13 ottobre, in occasione della tradizionale Festa dell’uva di Alfonsine, è stato presentato alla cittadinanza il progetto «QR code Mosaico di memorie», un percorso di ricerca e memoria per raccontare la storia della città e il suo divenire.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Comune di Alfonsine e alcune associazioni locali, prevede l’utilizzo di particolari Qr code collocati in luoghi significativi del centro e rappresenta un esercizio di memoria per la comunità alfonsinese, che in seguito ai danni della guerra ha perso completamente gli edifici storici e ha dovuto spostare l’abitato principale sul lato opposto del fiume Senio.
Questi dispositivi fisici rimandano infatti alle vicende locali del Novecento, segnalando luoghi, eventi e storie, anche famigliari, raccolti nel sito «Alfonsine Mon Amour» di Luciano Lucci.
Per questa operazione si è scelto l’uso di un’arte antica come il mosaico in abbinamento alle nuove tecnologie digitali: ogni tessera corrisponde a un pixel e l’immagine d’insieme costituisce un codice dal quale scaturiscono le informazioni. I Qr code sono stati realizzati dalle artiste Daniela Caravita, Sofia Laghi e Paola Nappini dell’associazione culturale «Dis-ordine dei cavalieri della Malta e di tutti i colori», composta da ex allievi delle scuole di mosaico di Ravenna.
Alla ricerca storico-artistica è stato associato anche un altro concetto contemporaneo, quello della realtà virtuale, una «finestra attraverso il tempo» in grado di mostrare una vista a 360 gradi di piazza Monti come appariva prima della guerra. La rappresentazione è osservabile dal centro della piazza, anch’essa identificata attraverso uno specifico Qr code in mosaico, semplicemente ruotando il telefono nelle varie direzioni. In questo modo è possibile osservare la sovrapposizione diretta di edifici che non ci sono più con la situazione attuale della piazza, ammirando, per citarne alcuni, il vecchio municipio, la casa del fascio, palazzo Santoni, la chiesa di Santa Maria e il vecchio ponte.
Per realizzare l’opera sono state prese in analisi tutta la documentazione fotografica e le fonti storiche riguardanti gli anni ’30 e ’40 del XX secolo, anch’esse frutto della ricerca confluita nel sito «Alfonsine Mon Amour».
Alla presentazione hanno partecipato Marcello Landi, presidente dell’associazione culturale «Dis-ordine dei cavalieri della Malta e di tutti i colori», Elena e Silvia Pagani, promotrici del progetto, e Gaia Canuti, che assieme a Luca Tampieri ha realizzato la timegate di piazza Monti.
I punti attualmente identificati tramite Qr code sono in piazza Monti (monumento della pigna, trattoria Al Gallo, croce della chiesa Sacro Cuore), in corso Garibaldi (pasticceria la Perla, palazzo Grazioli) e in via Roma (palazzo Marini).
Nei prossimi mesi verranno installati nuovi Qr code in altri luoghi, anche di Alfonsine «nuova», creando un vero e proprio percorso di memoria e valorizzazione in ambito cittadino.
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