erasmus+
Dietro questa rete territoriale c’è la progettualità e il coordinamento organizzativo del Centro Educazione all’Europa di Ravenna (riconosciuto Erasmus Quality Vet Charter dal 2015 ed Erasmus Label of Excellence 2021-2024) e il consolidato partenariato con la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche – Multifor ETS di Faenza, che dal 2014 sostiene sul territorio azioni di innovazione sociale che valorizzino i giovani e il mondo della scuola. A fianco della Fondazione LA BCC ravennate forlivese e imolese, RomagnaBanca-Credito Cooperativo ed Emilbanca, che coprono i vari territori interessati all’iniziativa.
Le risorse investite nell’iniziativa sono 346.000 euro il finanziamento Erasmus+ con il quale la Commissione Europea ha reso possibile questa mobilità, risorse che non sono occasionali per il territorio, ma vanno ad accrescere un bilancio positivo di 850 borse per studio o aggiornamento professionale e oltre 2,5 milioni di risorse in 9 anni.
Le attività svolte nel 2022
Per i 119 studenti con i bandi “IO PENSO EUROPEO” ed “EASY EUROPE – Per un Europa inclusiva” sono state realizzate esperienze di breve e lunga durata, fino a tre mesi per i neodiplomati. In programma tirocini e progetti che per tematiche e competenze acquisibili accolgono il focus della nuova programmazione Erasmus 2021-2027 su transizione digitale e verde: Irlanda del Nord, Repubblica d’Irlanda, Francia, Germania e Spagna i paesi ospitanti. Alcuni temi: la comunicazione digitale per l’educazione ambientale, a Derry, il contributo al piano di promozione editoriale del libro “l’italia del Pére-Lachaise” in collaborazione con i COMITES e l’Istituto di Cultura Italiana di Parigi, un piano in comunicazione digitale, marketing, promozione culturale a Berlino, un progetto di comunicazione digitale per la promozione turistica in Irlanda, più un intenso programma di tirocini in aziende europee a Parigi, Berlino, Valencia, Derry e Letterkenny. Per tutti gli studenti un’occasione per valorizzare competenze professionali, le “skills for life”, la cittadinanza attiva, le competenze linguistiche e digitali.
Per i 39 docenti in mobilità l’iniziativa Fare scuola in Europa ha permesso loro di dedicarsi per una settimana a workshop, visite professionali, jobshadowing in aula o con professionisti aziendali e networking a Parigi, Berlino e Valencia. Il focus dell’aggiornamento è centrato su innovazione metodologico-didattica, istruzione STEAM e imprenditività, didattica inclusiva, alternanza scuola-lavoro, orientamento in uscita e accompagnamento al lavoro. Un’offerta arricchita anche da un programma di 5 webinar organizzati in Italia da Educazione all’Europa sulla metodologia del PBL (project-based learning), sul counselling e sul sistema francese di Istruzione, orientamento, accompagnamento al lavoro.
“Anche quest’anno gli studenti si sono fatti apprezzare per capacità e spirito d’iniziativa. – Dicono gli enti promotori – Un approccio metodologico orientato alla didattica centrata sui “progetti” e al lavorare insieme, ci ha restituito giovani capaci di mettersi in gioco, come documentano i tanti video realizzati, visibili su YouTube nel canale Io penso Europeo” spiegano Carmen Olanda, direttrice di Educazione all’Europa e il Presidente della Fondazione Edo Miserocchi.[vc_gallery interval=”3″ images=”25494,25495,25496,25497″ img_size=”full”]
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