Prende forma la nuova Casa della Comunità di Faenza al centro Fieristico in via Risorgimento 1. Con i lavori di demolizione del padiglione fieristico “A”, il cui termine è previsto entro la fine di ottobre, inizierà la costruzione del nuovo edificio (1000 mq di superficie), i cui tempi di fine lavori, sono previsti entro fine dicembre 2025.
L’area individuata per la realizzazione della Casa della Comunità, è ubicata in un contesto urbano e con gli immobili che vi insistono sono attualmente di proprietà del Comune di Faenza ad eccezione del padiglione scelto per il presente intervento che lo stesso Comune ha ceduto in diritto superficiario gratuito dall’AUSL della Romagna in data 21.02.2022, è a confine fra il tessuto edificato residenziale periferico e la zona produttiva di ponente, si sviluppa in adiacenza all’asse viario principale di Via Emilia Ponente-Via G. Oberdan, all’altezza di Parco Bucci oltre il tracciato ferroviario Firenze-Faenza-Ravenna e Viale Risorgimento su cui si trovano gli accessi.
L’area è urbanizzata con presenza di parcheggi e ben risponde al criterio di prossimità dell’assistenza e allo stesso tempo è un punto di riferimento per i cittadini, oltre che essere parte parte integrante dei luoghi di vita della comunità locale. Intende garantire risposte integrate ai problemi di salute con l’assistenza alle persone con patologie croniche o in condizioni di fragilità sanitaria e socio-sanitaria, secondo il paradigma della medicina d’iniziativa e attraverso Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali (PDTA) che richiedono competenze multi-professionali e multidisciplinari.
La realizzazione della nuova Casa della Comunità di Faenza è da inquadrarsi nell’ambito degli obiettivi ed interventi definiti dalla missione Salute 6 (M6), Componente 1 (C1) “Case della Comunità e presa in carico della persona” e “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’importo del finanziamento da PNRR è di 2.184.176,00 Euro.
La Casa della Comunità (CdC) di Faenza nasce, in coerenza con le indicazioni regionali, con l’ambizione di rinnovare e innovare la capacità di leggere e interpretare la domanda di prevenzione, cura e assistenza dei cittadini, utilizzando il valore aggiunto che deriva dalla molteplicità dei servizi offerti e delle professionalità presenti, dalla loro concentrazione e integrazione.
L’offerta attuale non soddisfa appieno i criteri già riferimento per la definizione di CdS, pertanto la necessità di ampliare l’offerta e favorire una diversa allocazione dei servizi propri della CdC a Faenza è strategica per rispondere ai requisiti di accessibilità e di pluralità della risposta ai bisogni del cittadino a partire dalla risposta ai bisogni della medicina generale.
La proposta progettuale, pertanto, si configura come Casa della Comunità urbana Hub con polo spoke presso il complesso attuale Faenza Centro Nord “la Filanda” sede dedicata ai servizi per il benessere della donna, maternità ed infanzia.
Le funzioni della Casa della Comunità sono atte a garantire: l’accesso unitario e integrato dell’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socio assistenziale in un luogo prossimo, visibile e facilmente raggiungibile dalla popolazione di Faenza; la traduzione in offerta di servizi della lettura e valutazione dei bisogni, come da profilo epidemiologico ed accompagnamento alla risposta più appropriata attraverso la realizzazione di reti che nella Comunità sono in grado di intercettare più precocemente forme di disagio.
L’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari e multiprofessionali in particolare a favore della fascia di popolazione più fragile, con l’obiettivo di favorire l’orientamento verso i servizi della rete territoriale caratterizzata da una più forte integrazione con i servizi sociali distrettuali, la partecipazione delle comunità locali, delle associazioni di cittadini e dei caregiver.
Per raggiungere tali obiettivi sono state individuate quattro aree tematiche di intervento integrato: Area Cure Primarie: con accoglienza di MMG utili a fornire un numero considerevole di assistiti che gravitano in toto sui servizi della Casa della Comunità e favorire la costruzione di equipe territoriali integrate in cui saranno valorizzate le competenze degli infermieri (in prospettiva con l’integrazione degli infermieri di comunità e famiglia). La riorganizzazione complessiva degli spazi consentirà la realizzazione di percorsi informativi ed assistenziali innovativi, con lasperimentazione di servizi avanzati di segreteria, percorsi integrati con i servizi infermieristici ed uno spazio adibito all’osservazione breve. Area Diagnostica e Specialistica ambulatoriale: la presenza nella struttura dei servizi di diagnostica di primo livello e quelli della specialistica ambulatoriale consentirà la sperimentazione di percorsi assistenziali orientati alla prevenzione ed alla presa in carico delle patologie croniche e alla definizione di percorsi assistenziali integrati tra le équipes di cure territoriali, Area Prevenzione e promozione stili di vita e Area della integrazione sociosanitaria diretta alla popolazione più fragile.
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