RAVENNA FESTIVAL. STABANT MATRES parabola spirituale per cinque voci soliste, tre attrici, coro misto e ensemble strumentale. musica di Paolo Marzocchi testo di Guido Barbieri Maria Valentina Coladonato soprano Tamar Manuela Rasori soprano* Rahab Simona Mastropasqua mezzosoprano* Betsabea Clara La Licata soprano* Rut Benedetta Gaggioli soprano* Attrici della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” direttore Paolo Marzocchi Coro Ecce Novum maestro del coro Silvia Biasini LaCorelli En
Il quindicesimo e ultimo evento del festival “Rossini Open” è in programma mercoledì 20 dicembre alle 20.30 nella Chiesa barocca del Carmine (Piazza Trisi 3) con l’esecuzione dell’opera Stabant Matres del compositore pesarese Paolo Marzocchi (classe 1971, già Premio Rossini per la composizione) che sarà sul podio de laCorelli Ensemble e del Coro Ecce Novum (maestro del coro Silvia Biasini).
La locandina di Stabant Matres recita «parabola spirituale per cinque voci soliste, tre attrici, coro misto e ensemble strumentale, musica di Paolo Marzocchi, testi di Guido Barbieri. Si tratta di una intensa opera contemporanea nella quale la celeberrima sequenza dello Stabat Mater attribuita a Jacopone da Todi viene declinata al plurale perché, secondo un’affascinante suggestione degli autori, non c’è una sola madre di Gesù, ma altre quattro: Tamar, Rahab, Rut e Bestabea, le donne che compaiono insieme a Maria all’inizio del Vangelo di Matteo. A Lugo ne saranno interpreti i soprani Valentina Coladonato, Erika Tanaka, Clara La Licata e Benedetta Gaggioli e il mezzosoprano Elena Caccamo, assieme alle attrici della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”.
Ma nessuno meglio dell’autore del testo, il noto critico musicale e storico della musica Guido Barbieri, può descrivere lo spettacolo, che ha debuttato con grande successo al Ravenna Festival nel luglio scorso: «Lungo la genealogia di Gesù, con cui si apre il Vangelo di Matteo, nella linea che lo riconduce a Davide, ci sono quattro donne: Tamar, sposa di Giuda; Rahab, moglie di Salmon, che genera Booz; Rut, sposa di Booz e madre di Obed, padre di Iesse che infine genera re Davide; e Betsabea che con questi genera Salomone. Alle antenate che mai hanno visto il Salvatore si aggiunge poi Maria. Con una produzione del tutto originale e nell’intreccio di canto, recitazione e musica – continua Guido Barbieri – si evocano queste antiche madri, che non appartengono al popolo di Israele e, tranne Betsabea, arrivano dagli strati più umili della società, assumendo talvolta anche i panni di prostitute. Gli esegeti biblici non hanno dubbi: Cristo è figlio del “popolo eletto”, ma per discendenza matrilineare rappresenta tutta l’umanità, senza distinzione di censo, di appartenenza e di identità».
Info e prenotazioni: tel. 0545.299542 / biglietteria@teatrorossini.it
vendite on line sul sito: vivaticket.com e presso i punti vendita vivaticket.
Sera di spettacolo: biglietteria dalle ore 19.30 presso la sede del concerto.
Per trascorrere questi ultimi momenti dell'anno, Più Notizie propone alcune curiosità e le tradizioni di buon augurio legate al Capodanno.
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 7.30 al tramonto e l’accesso avviene tramite due cancelli, uno in via…
Galla Placidia testimone di un impero in rovina e aralda di una visione politica di condivisione e integrazione
L’iniziativa del Comune di Ravenna volta a valorizzare le eccellenze sportive locali – annoverandovi sia gli atleti che i numerosi…
Quello del Capodanno all’Alighieri, su prenotazione, sarà l’ultimo dei quattro concerti della rassegna Christmas Soul