Al Porto di Ravenna un nuovo sbarco di migranti. SOS Mediterranea: “Un’altra inutile sofferenza per i migranti”

84 migranti in arrivo al Porto di Ravenna

A circa due mesi di distanza, la storia si ripete. Questa volta sono stati salvati nelle acque della Libia 84 persone, tra cui 58 minori non accompagnati, a cui si stanno curando una forte disidratazione e ipotermia.

L’Ocean Viking sbarcherà questo weekend al Porto di Ravenna, come annunciato ieri dalla prefettura. La città di Ravenna, con le istituzioni e i volontari si stanno adoperando per organizzare l’accoglienza.

La novità dello sbarco ha dato il via al quesito già presentato dal Sindaco Michele de Pascale per lo sbarco della vigilia di Capodanno, Quali sono le motivazioni che spingono il governo ad allungare l’agonia dei migranti tratti in salvo per ulteriori 4 giorni? Dopo lo sbarco del 31 dicembre, a Bologna il Ministro Piantedosi aveva dichiarato che a Ravenna non ci sarebbero stati altri sbarchi, in quanto si sarebbe ragionato su una distribuzione dei naufraghi in tutta la penisola. Ma il comune di Ravenna si ritrova ad affrontare la stessa situazione, con il medesimo scarso preavviso che mette in difficoltà la macchina organizzativa.

«Il Governo conferma così la totale e preoccupante disorganizzazione nella gestione degli sbarchi – dichiara la parlamentare Ouidad Bakkali – e l’accanimento discriminatorio contro le navi umanitarie»

Le ONG, come era già accaduto nel caso del precedente sbarco, sono fortemente colpite dal rinnovo della scelta del Porto di Ravenna come punto di sbarco. La SOS mediterranee Italia proprio oggi ha pubblicato un post sui profili social dedicato proprio all’inutile prolungamento del viaggio: « sbarcheranno a Ravenna, come indicato dalle autorità italiane. – scrivono dalla Ocean Viking – Imporre 4 ulteriori giorni di navigazione ha gravi conseguenze, sulla salute fisica e mentale dei naufraghi che hanno già patito indicibili sofferenze in mare e in Libia»

Ravenna non demorde e la macchina organizzativa dello sbarco è già in piena funzione, anche grazie al nuovo piano operativo messo a punto grazie a una collaborazione fra istituzioni e volontari.

«Sono certa che Ravenna non si farà trovare impreparata – spiega la  Bakkali – proprio come lo è stata il giorno di Capodanno, ma questa è una gestione insostenibile per i comuni e i territori. Non è pensabile che queste persone vengano fatte sbarcare a chilometri di distanza dal luogo dal quale sono state tratte in salvo»

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