Un museo virtuale e interattivo, l’accesso alle scuole, pacchetti turistici e una pubblicazione storica saranno alcuni degli elementi del progetto sul Mulino Scodellino. I dettagli dell’operazione e le prospettive di sviluppo futuro collegate sono stati resi noti in un incontro nei locali dell’antico mulino le cui origini risalgono al 1300. Nella cucina con il fuoco acceso nel camino, si sono susseguiti gli interventi.
Cristina Ambrosini dirigente del settore Patrimonio Regione Emilia-Romagna ha sottolineato la qualità del progetto come “valida risposta alla valorizzazione di un bene immobile attraverso una sua rigenerazione culturale che proietta benefici nella comunità e un potenziamento del territorio in termini di attrattività turistica”.
Luca Della Godenza, sindaco di Castel Bolognese, ha evidenziato “l’importanza della capacità progettuale per mettere a terra le nuove risorse del PNRR”. In particolare, questo progetto “si inserisce in un quadro di importanti investimenti che favoriscono la qualità della vita a Castel Bolognese, come la Ciclovia del Senio e la Velostazione che consentiranno una facile e salubre mobilità di cittadini e turisti alla scoperta del territorio”.
Chiara Berti e Massimo Seragnoli, autori del progetto selezionato, hanno precisato che le operazioni previste renderanno la visita del mulino un’esperienza coinvolgente e immersiva, attraverso la realizzazione di un museo virtuale e interattivo. Sarà potenziata la fruibilità per le scuole di tutti i livelli e saranno attivati pacchetti turistici che integreranno le eccellenze paesaggistiche e agroalimentari circostanti. Inoltre, sarà realizzato un volume frutto di una ricerca che vuole arrivare alle origini del mulino e presentare le sue storie più significative.
Tra i presenti all’incontro Federico Naldoni giovane manager della famiglia proprietaria del Molino Naldoni, mugnai da sei generazioni e mecenati illuminati in quanto si sono fatti carico nel tempo del recupero strutturale del mulino Scodellino e della sua attuale capacità di produrre una farina di altissima qualità. Ha partecipato a distanza on line Rodolfo Ortolani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che ha riaffermato “il ruolo della Fondazione nel sostenere progetti che favoriscano il prosperare delle comunità e l’integrazione delle singole risorse che ogni realtà può esprimere”.
Nel mese di febbraio 2023 partirà un’operazione di crowdfunding che consentirà di recuperare risorse che promuoveranno la partecipazione alle attività culturali e sociali programmate dall’Associazione Amici del Mulino Scodellino.
Il Mulino Scodellino è uno spettacolo dell’ingegneria capace di funzionare in pianura sfruttando la forza delle acque del fiume Senio che ha ripreso orgogliosamente il suo lavoro. Con la sua concezione e struttura secolare ha fatto riscoprire i profumi perduti dei grani macinati a pietra nel rispetto della lunga storia del mulino e delle sue caratteristiche. Amici del Molino Scodellino, è un gruppo di volontari animati da forte volontà e passione per portare avanti il recupero-restauro di questo antico manufatto. L’associazione, presieduta da Rosanna Pasi, è stata costituita il 20 maggio 2009 allo scopo di salvaguardare il Mulino Scodellino attraverso un’operazione di recupero e riqualificazione. Il Mulino è di proprietà del Comune di Castel Bolognese. La gestione del manufatto è regolata da una Convenzione stipulata il 13 giugno 2012, poi rinnovata, che è stata firmata da entrambe le parti.[vc_single_image image=”32960″ img_size=”full”]
Chiunque volesse partecipare può contribuire con una donazione sull’Iban intestato a Cerviaman IT60N0538723602000003586727, causale Alluvione 19 settembre 2024.
Di seguito un quadro aggiornato alle ore 15.30 di venerdì 20 settembre.
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