Foto: ArcheoNevola –
Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà DISCIUn progetto tutto ravennate quello del ritrovamento e del restauro dell’
elmo di Corinaldo ritrovato durante una campagna di scavo archeologico in una tomba monumentale picena del VII secolo a. C.Il ritrovamento della tomba è stato un tassello importante per scrivere pagine di storia sul periodo antecedente la colonizzazione romana dell’area marchigiana.
Il progetto
ArcheoNevola, diretto da Federica Boschi del DISCI dell’Università di Bologna e supportato dalla Fondazione Flaminia di Ravenna, è un progetto
multidisciplinare che mira allo studio del contesto di Corinaldo e vanta la collaborazione di esperti e studenti della laurea triennale in Beni Culturali e Laurea Magistrale in Archeologia di Ravenna e Bologna oltre alla presenza di ricercatori della
Laurea a Ciclo Unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali con sede a Ravenna che ha permesso di instaurare collaborazioni tra
archeologi e restauratori effettuando restauri direttamente sul campo.L’
elmo principesco ritrovato in località Nevola di Corinaldo è stato completamente ristaurato restituendolo con tutti gli elementi rinvenuti.
La mostra
Il tesoro ritrovato. La tomba del Principe di Corinaldo, prorogata fino al 31 gennaio 2023, espone i reperti provenienti dall’area di scavo e
fotografie effettuate durante le campagne di scavo.Il contesto è di particolare importanza perché ha permesso di recuperare un numero ingente di reperti che testimoniano l’importanza del
leader politico e militare.
Il corredo, infatti, è formato da elementi che rimandano al possesso terriero (come il carro, anch’esso oggetto di restauro dei laboratori presenti al
campus di Ravenna), alla celebrazione del banchetto funebre e il sacrificio con il taglio e la cottura delle carni testimoniato dagli spiedi, dagli alari e dall’ascia.