primo uccellini
Nel 2005 la società conservatrice del Capanno Garibaldi di Ravenna e la Pensiero & azione di Ravenna dedicarono una lapide nel muro interno del cimitero monumentale di Ravenna per ricordare Primo Uccellini, uno dei protagonisti del Risorgimento ravennate. La lapide, che nel corso degli anni ha subito attacchi del tempo e delle intemperie, ora è stata ripulita e restaurata, recuperando la leggibilità persa. Ad accogliere i concittadini sabato ci saranno il presidente della Fondazione Ravenna Risorgimento, il vice sindaco Eugenio Fusignani, e Franco Gabici che si è reso disponibile a condurre una visita guidata alle tombe dei ravennati illustri esistenti all’interno del cimitero monumentale.
“Nell’ambito della cultura ravennate – afferma il vice sindaco Eugenio Fusignani – Uccellini è noto soprattutto per la compilazione del Dizionario storico di Ravenna e di altri luoghi di Romagna, edito nel 1855, che costituisce uno dei principali repertori sui personaggi e sulla storia di Ravenna. Affiliato alla Carboneria, nel 1849 venne arrestato dagli austriaci e condannato a cinque anni di carcere. A causa delle sue idee repubblicane e mazziniane, che mai ripudiò, fu arrestato anche dopo l’Unità d’Italia. Un personaggio che appartiene a quella genìa di intellettuali romagnoli che tanto hanno contribuito alla crescita di una coscienza nazionale, rispettosa delle identità come dovere e al contempo diritto per essere patria degli uomini e non egoistico nazionalismo. Nel 1898 furono pubblicate le sue ‘Memorie di un vecchio carbonaro ravegnano’, nelle quali con lucidità e passione narrò gli eventi che lo avevano visto protagonista. L’opera, utilissima anche per le notizie che Uccellini ci lascia su tutti i patrioti ravennati – continua Fusignani – rappresenta il testamento spirituale di Primo Uccellini. Se moltissimi ravennati sanno dov’è il cimitero monumentale, pochissimi ne conoscono la bellezza e i personaggi che vi riposano. Per questo – conclude Fusignani – abbiamo pensato di abbinare all’inaugurazione della lapide restaurata anche una visita guidata, proprio per far conoscere a quanti lo vorranno questa nostra ‘città della nostalgi’ (com’è stata descritta in una bellissima pubblicazione curata dal compianto Pietro Barberini insieme a Cetty Muscolino con le foto di Enzo Pezzi e Massimo Fiorentini) che rappresenta non solo un luogo di intimo ricordo, ma un vero e proprio luogo di una memoria comune che è al contempo stimolo a coltivare le virtù civiche delle quali si nutre l’essere cittadino in Repubblica”.
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