Abete “Lnd deve crescere, sulla riforma serve equilibrio”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Dobbiamo crescere come numeri a livello di calcio femminile e favorire una presenza della Lnd anche sul versante amatoriale. Dobbiamo essere in grado di far giocare sempre più a tutti i livelli, dobbiamo favorire nuove iscrizioni, soprattutto nelle categorie minori, creando delle condizioni di ingresso gratuite o comunque a costi compatibili”. Lo ha detto all’Italpress il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, dopo aver partecipato all’assemblea delle società dilettantistiche toscane a Firenze. Sulla riforma dei campionati di cui si sta parlando, Abete ha aggiunto: “Non si riesce a trovare un punto di equilibrio, la riforma dei campionati di cui si parla alla fine riguarda il mondo professionistico, quindi il primo punto di equilibrio va trovato fra le leghe professionistiche. Noi abbiamo una serie D che è al quarto livello calcistico dopo la Lega Pro che regge e ha una situazione di stabilità. I problemi sono nei meccanismi promozione-retrocessione e nella distribuzione dei diritti a livello del mondo professionistico, quindi il primo tipo di sforzo deve essere fatto all’interno delle prime tre leghe”.
Facendo un bilancio sulla Lnd per il 2022 che va verso la conclusione, Abete ha ricordato che “la Lega dilettanti è una realtà importante, con 1,3 milioni di tesserati compresi i ragazzi del settore giovanile e scolastico. I numeri sono tornati ad essere quelli di prima della pandemia, quindi del 2019-2020, con dei problemi significativi da affrontare. Tra cui quello relativo al decreto correttivo di cui si sta parlando parecchio in questi giorni che dovrebbe diventare operativo nel 2023, ma sul quale il ministro Abodi ha parlato di ipotesi di rinvio fermo restando la validità dei principi che sono alla base del decreto che tratta dell’abolizione del vincolo e del contratto di lavoro sportivo. Noi abbiamo il problema di capire come accompagnare il decreto correttivo che probabilmente, se il ministro riterrà di rinviare, non sarà operativo nel 2023 ma è comunque un problema da affrontare. Ci sono poi i problemi del caro energia, caro bolletta, dell’impiantistica, alcuni contingenti ed altri strutturali del mondo dilettantistico e giovanile”.
– foto Italpress –
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