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Vincenzo Patuelli, esponente della generazione di economisti agrari maturati negli anni cinquanta del Novecento, cominciò nel 1951 la sua brillante carriera a fianco di Luigi Perdisa, allora docente di Economia e Politica Agraria presso l’Università degli Studi di Bologna, vincendo successivamente la cattedra presso la facoltà di Agraria di Catania e passare poi a Milano e ancora a Bologna.
L’epigrafe della targa, che ricorda l’alto profilo culturale e morale del prof. Patuelli nonchè il contributo dato dallo stesso alla trasmissione del valore della formazione e dei principi di lealtà e liberalità, testimonia il riconoscimento di tali valori che la sua città natale, a cento anni dalla sua nascita, intende tributare a colui che ha saputo tramandare alle future generazioni i grandi valori di cui è stato testimone.
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