A Roma un evento per celebrare la Giornata del Mediterraneo

ROMA (ITALPRESS) – Si svolgerà a Roma, lunedì 28 novembre, alle ore 15, presso la Sala della Stampa Estera (via dell’Umiltà, 83C), il convegno di presentazione del 20° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green & Blue economy” dal titolo “Mediterranean Day: le best practice Made in Italy per la tutela del mare”. L’evento, inserito nell’Agenda delle iniziative promosse per le celebrazioni della Giornata del Mediterraneo istituita dall’Unione per il Mediterraneo, è organizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi con la main partnership di Renexia e sarà trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.
Il caro energia e il boom delle bollette rappresentano una situazione emergenziale cui porre rimedio urgentemente. Per fronteggiarla, occorre spingere con convinzione sulle rinnovabili accelerando una transizione energetica competitiva, equa e democratica, in linea con i target previsti dall’UE.
Il Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green & Blue economy”, promosso dalla Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, giunto alla 20^ rilevazione, fornirà un importante aggiornamento, in una fase delicatissima per il nostro Paese, sulle opinioni degli italiani in materia di indipendenza e sicurezza energetica. Saranno aggiornati anche i trend di gradimento degli italiani non solo su energia solare ed eolico off-shore, efficienza e autoconsumo ma anche integrazione architettonica delle rinnovabili, economia circolare e green & blue economy. La transizione energetica ed EcoDigital sono improcrastinabili per raggiungere gli obiettivi ambientali e climatici che le Nazioni Unite e l’UE chiedono ai rispettivi Stati membri e con essi la salvezza delle specie viventi che popolano il Pianeta, genere umano compreso.
Altrettanto improcrastinabile è lo sviluppo di tutte le tecnologie innovative per difendere mari e oceani che, come ricordato anche in occasione del ciclo di incontri promossi dalla Fondazione UniVerde per la Settimana di Educazione alla Sostenibilità del CNESA2030, sono la principale fonte di ossigeno del Pianeta e soffrono per l’acidificazione, le plastiche ormai entrate nella catena trofica, l’utilizzo di tecnologie obsolete come i dissalatori fissi e l’eccesso di CO2 in atmosfera e di altri inquinanti dovuti al massiccio utilizzo globale di fonti fossili.

– foto ufficio stampa Fondazione Univerde –
(ITALPRESS).

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