Pittore “romanticamente estroso” come recita la lapide funeraria nella sua modesta tomba all’Osservanza, Liverani era figlio d’arte – il padre, Gaspare, era macchinista del Teatro Masini – e, nel 1824, a soli 15 anni, era già acclamato come brillante, precocissimo scenografo nei teatri di Faenza, Ravenna, Lugo e Senigallia. Con il fratello maggiore Antonio, più organizzato da un punto di vista imprenditoriale anche se meno fantasioso, approntò una sorta di “bottega itinerante” che ripercorse in qualche modo i fasti di quella di Felice Giani di mezzo secolo prima, decorando soffitti e pareti di dimore urbane o di ville, di chiese e di palazzi, sempre con occhio “da scenografo” capacissimo di enfatizzare, dilatare, inquadrare, in senso teatrale, certi dettagli.
Le precipitazioni delle ultime ore hanno generato incrementi dei livelli idrometrici nei tratti montani del settore centro-orientale della Regione
Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
Previste corse con bus tra Marradi e Faenza con possibile aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico…
Si terrà sabato 23 novembre dalle 9 alle 12 nella sala Ascom, in via Acquacalda 29 a Lugo.
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