Tra afro, jazz e funk: Kalifa Kone al Finisterre Beach

Spiagge Soul porta il cantastorie dell'Africa nera, venerdì 19 luglio alle 22, sulla spiaggia di Marina di Ravenna

Una miscela di tradizioni, culture e sonorità differenti, testimoni di tempi e luoghi lontani e vicini. C’è tutto questo nella musica di Kalifa Kone, eccezionale polistrumentista originario del Mali, figlio di una famiglia di griot, i cantastorie dell’Africa nera, che domani, venerdì 19 luglio, suona al Finisterre Beach di Marina di Ravenna (alle 22).

Continua così con un tuffo nella black music la 16esima edizione di Spiagge Soul, il festival che fino al 1° settembre porta 30 concerti nelle piazze, nelle strade e negli stabilimenti balneari della Riviera adriatica, organizzato dall’Associazione culturale Blues Eye con la compartecipazione del Comune di Ravenna e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, di Apt Servizi e di Romagna Acque.

Kalifa Kone

Nasce a Bamako (Mali) da una famiglia griot dell’etnia Bobo: a 10 anni il suo primo concerto, a 15 la sua prima tournée in Africa e subito accompagna come batterista l’Orchestre National du Mali. L’ascolto e l’osservazione degli anziani nelle cerimonie gli fa sviluppare tecniche antiche di esecuzione su uno stile fresco e personale. Grande polistrumentista e ricercatore, Kalifa Kone porta la sua musicalità dalla tradizione africana al jazz, al funky, alla musica tuareg, dal blues al latinoamericano sino alla musica spirituale.

Eccelle nella batteria, nelle percussioni e negli strumenti melodici a corde tradizionali. Partecipa a diversi tour nell’Africa Occidentale accompagnando cantanti maliani di fama internazionale come Oumou Sangare, Djeneba Seck, Abdoulaye Diabaté, Modibo Diabate, Yorro Diallo, Afel Bocoum. A Bologna crea il suo gruppo Kalifa Kone Ensemble e in più collabora in Europa con Baba Sissoko, Mamany Keita, Officina Zoè, il Progetto Patafrica, Guglielmo Pagnozzi e Sidiki Camara.

Il programma

Il programma di Spiagge Soul prosegue col grande appuntamento domenica 21 col chitarrista americano Chris Cain, uno dei principali protagonisti della scena blues mondiale, anticipato da Malibu e Sara Zaccarelli. La seconda settimana si apre con il Banana Boat Reggae Party (lunedì 22) e con l’originale formazione Orquesta ReuSònica, che suona world jazz con oggetti d’uso quotidiano trasformati (martedì 23).

Mercoledì 24 i Ponente propongono il loro show rock-punk caraibico, prima dell’incursione nei ritmi ipnotici di Jedbalak, band marocchina che miscela musica tradizionale africana e nuove tendenze (venerdì 26). Domenica 28 si apre di nuovo all’alba alle 6 col polistrumentista argentino Don Hilario, seguito da Del Barrio “Metalizado”, poi si passa a G & The Doctors (mercoledì 31), Sam Paglia e Lollo y la Banda (domenica 4 agosto), le voci possenti di Lakeetra Knowles (7 agosto) e Ariane Diakite (9 agosto), il progetto tropical-cantautorale di Tai Paz (11 agosto) e i The Bonebreakers (14 agosto).

Passato Ferragosto, il festival si avvia alla conclusione con lo spettacolo tecno-tribale di Black Bombo e i Funkincasa (18 agosto), seguiti dallo spettacolo in solitaria, “SuperEgo”, di Carlo Poddighe (21 agosto). Chiude il festival il francese Sandro Joyeux mercoledì 28 agosto, cui segue il 1° settembre il recupero di uno dei concerti di anteprima saltato per maltempo, con Luca Bright & The Crash.

Per info e aggiornamenti sul programma: www.spiaggesoul.it – Facebook “Spiagge Soul Festival” – Instagram: instagram.com/spiaggesoul/

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