13 Lug 2024 17:17 - In evidenza
Ferrero (FdI): «Con che coraggio De Pascale parla di dissesto idrologico e consumo di suolo?»
«In 7 anni ha cementificato all'inverosimile il territorio comunale. La prima delibera approvata dal consiglio comunale dopo l'alluvione è stata la cementificazione di 7 ettari di terra»
di Redazione
Alberto Ferrero, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, commenta la candidatura del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, alle prossime elezioni regionali. «La telenovela durata mesi sulla candidatura di De Pascale alla carica di presidente della regione si è finalmente conclusa. La campagna elettorale iniziata in realtà da tempo, quando ad ogni occasione attaccava il governo, forse a riprova del fatto che la decisione siglata ieri fosse in realtà già stata presa, oggi ha un deciso cambio di passo anche a partire dalle dichiarazioni del neo candidato che, a dir poco, lasciano perplessi».
«Per 7 anni De Pascale ha cementificato all’inverosimile il territorio comunale»
«Siamo infatti basiti- continua – quando sentiamo il Sindaco di Ravenna, nonché presidente della provincia, parlare di contrasto al dissesto idrogeologico e di azzeramento del consumo di suolo, quando negli ultimi 7 anni ha cementificato all’inverosimile il territorio comunale. Ravenna è il comune in Italia con il maggio incremento annuo di cementificazione. La prima delibera approvata dal consiglio comunale dopo l’alluvione è stata la cementificazione di 7 ettari di terra, oggi campagna, posti lungo un canale. Come se l’alluvione non ci fosse mai stata e non avesse insegnato niente».
«Con che coraggio – si chiede Ferrero – parla di prevenzione contro le alluvioni quando lui stesso da Sindaco ha solo cementificato. In 7 anni non ha mai comunicato o sollecitato la regione affinché gli alvei dei fiumi fossero puliti, cosa che sta avvenendo adesso con i denari del governo».
«Negli ultimi 10 anni la regione presieduta da Bonaccini, maggior sponsor di De Pascale che a quanto pare considera il suo delfino, non ha fatto nessuna opera di prevenzione. Non ha realizzato, quantomeno in Romagna, nessuna cassa di espansione, nonostante ne fossero previste ed in Emilia nel ha costruito la metà di quelle necessarie. Stendiamo un velo pietoso su Elly Schlein e la sua delega all’ambiente, ricordata da De Pascale come fondamentale per la sua nomina a candidato».
«Alla luce di tutto questo, forse solo un marziano avrebbe avuto il coraggio di fare determinate affermazioni, ma qui stiamo parlando di una persona che da anni riveste ruoli di vertice nel sistema di governo dell’Emilia Romagna e che in questi anni non ha fatto niente. La sua inattività assieme all’inattività di Bonaccini, accomunati, oltre che dall’essersi dimenticati del territorio, anche dallo scappare dal ruolo per i quali sono stati eletti, ha senza alcun dubbio aumentato di molto i danni dell’alluvione. Il modello De Pascale lo conosciamo bene e per questo tutti faremo argine alla sua elezione, altrimenti, auguri…»