24 Ago 2023 16:07 - Politica
Barattoni (PD): «Tajani allude alla privatizzazione dei porti, metteremo subito uno stop»
Barattoni propone un incontro alla Festa dell'Unità per fare nuove proposte e confrontarsi sul tema dei porti, grazie all'esperienza con il Porto di Ravenna
di Redazione
«Il ministro Tajani ha lasciato intendere che, in vista della manovra, un’ opzione da valutare è quella della privatizzazione dei porti. Le autorità di sistema portuale italiane devono rimanere un ente pubblico, non economico e finora hanno retto bene l’impatto della concorrenza. Ci contrapporremo fermamente all’ipotesi di svendere i porti, eliminando la regolazione pubblica». Così ha detto il segretario provinciale del PD, Alessandro Barattoni, in risposta all’intervento del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani al meeting di Cl di Rimini.
Le parole di Tajani
Le parole del Ministro Tajani (FI) erano state: «Con la manovra dobbiamo gettare le basi per la crescita. […] Per trovare i soldi si può lavorare sulle liberalizzazioni: si può puntare sulla privatizzazione delle municipalizzate e dei porti ma anche su una spending review intelligente, non come quella indicata a suo tempo da Cottarelli».
La proposta di Barattoni
L’idea di Barattoni, per rispondere al Ministro Tajani, è quella di organizzare un incontro, in occasione della Festa Nazionale dell’Unità di Ravenna, nel quale presentare delle proposte sui porti, maturate negli anni con l’esperienza del Porto di Ravenna. L’idea è che all’incontro sia presente tutto il cluster marittimo (terminalisti, armatori, servizi, tecnico nautici, forze sindacali), così da aprire un confronto sui progetti per lo sviluppo dei porti.
«Vogliamo mettere subito un punto fermo – conclude Barattoni – e lo diremo anche alla festa nazionale. Successivamente faremo partire una mobilitazione su questo tema. I porti hanno retto durante la fase difficile della pandemia e adesso possono rappresentare un’occasione di crescita. A idee che vanno in direzione contraria, che intendono metterli nelle mani di pochi soggetti, ci opporremo con forza.»