24 Nov 2022 17:00 - Più Notizie
A Faenza visite guidate per scoprire i luoghi di Romolo Liverani
per scoprire luoghi sconosciuti
di Redazione
Pittore “romanticamente estroso” come recita la lapide funeraria nella sua modesta tomba all’Osservanza, Liverani era figlio d’arte – il padre, Gaspare, era macchinista del Teatro Masini – e, nel 1824, a soli 15 anni, era già acclamato come brillante, precocissimo scenografo nei teatri di Faenza, Ravenna, Lugo e Senigallia. Con il fratello maggiore Antonio, più organizzato da un punto di vista imprenditoriale anche se meno fantasioso, approntò una sorta di “bottega itinerante” che ripercorse in qualche modo i fasti di quella di Felice Giani di mezzo secolo prima, decorando soffitti e pareti di dimore urbane o di ville, di chiese e di palazzi, sempre con occhio “da scenografo” capacissimo di enfatizzare, dilatare, inquadrare, in senso teatrale, certi dettagli.
La visita non potrà esaminare il lavoro strettamente professionale di Liverani – peraltro in passate occasioni ci si è soffermati sui suoi fondali prospettici dipinti per il teatro interno dell’Istituto “Emiliani” di Fognano, su quelli per il teatrino di Villa Gessi a Sarna ora conservati nell’atrio del Masini e peraltro il grande telerio da “Venerdì Santo” per la chiesa di Santa Maria dell’Angelo verrà esposto a cura del Museo Diocesano già dal prossimo marzo – ma andrà in luoghi privati cittadini dove comunque emerge l’estro lirico di Liverani che non è mai pittore fine a se stesso, o documentario, o di pura “veduta”, ma sempre con il cuore e l’occhio dello scenografo.Si ringraziano i proprietari e il Comune di Faenza per la cortese concessione all’accesso. In particolare, grazie alla cortesia dei rispettivi proprietari, Pro Loco accompagnerà in uno scalone monumentale decorato a tempera sulle pareti con paesaggi di Faenza e degli immediati dintorni, in una casa d’abitazione dove risplende l’atrio, dipinto fino all’ultimo centimetro da Romolo con un collaboratore (probabilmente Adriano Baldini) che aggiunse composizioni di fiori a mo’ di natura morta e infine in uno studio di architettura con decorazioni a grottesche attribuibili al fratello Antonio e riquadri paesaggistici, invece, squisitamente suoi. E’ richiesto un contributo destinato a fini culturali di 5 euro; 3 euro per i soci Pro Loco Faenza. Ritrovo ore 15.00 Pro Loco, Voltone Molinella. Prenotazione obbligatoria, posti limitati. Per informazioni e prenotazioni: PRO LOCO FAENZA Voltone Molinella 2 – tel. 0546 25231 info@prolocofaenza.it – www.prolocofaenza.it