Campagna #NoFakeFood a tutela del made in Italy

ROMA (ITALPRESS) – Secondo le ultime stime della Coldiretti, è salito da 100 a 120 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo. Per rilanciare l’impegno a difendere agricoltura e agroalimentare italiani, Fondazione UniVerde, Federazione Italiana Cuochi – FIC, in collaborazione con Coldiretti Lazio, hanno promosso l’evento “Agricoltura e Made in Italy. Agroaperitivo e campagna #NoFakeFood con prodotti agroalimentari tradizionali”, presso La Serra del Palazzo Esposizioni. Per Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e promotore campagna #NoFakeFood, “agropirateria e italian sounding sono fenomeni diffusi che sottraggono miliardi di euro al nostro export, con quantitativi di cibi contraffatti che superano in valore quello degli originali. Si tratta non solo di tutelare la qualità e l’immagine del nostro Paese, ma anche la genuinità del prodotto italiano nel mondo dall’immissione sul mercato di cibi che di italiano non hanno nulla. E’ una concorrenza sleale nei confronti di imprenditori seri – ha spiegato – che sottrae importanti quote di mercato al vero Made in Italy, risorse e opportunità di lavoro all’Italia, in un momento di particolare difficoltà per le nostre aziende. Ecco perchè occorre investire sulla diffusione di tutte le tecnologie che garantiscono tracciabilità e sicurezza”.
Alessandro Circiello, portavoce della Federazione Italiana Cuochi ha sottolineato come “sarebbe utile creare un ministero per la tutela e il sostegno al Made in Italy che difenda e valorizzi tutto ciò che è fatto in Italia, che accorpi in un unico dicastero tutte quelle deleghe attualmente sparse in più realtà istituzionali che troppo spesso non sono in sinergia tra di loro”. Per il ministro uscente delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, “l’Italia vanta il maggior numero di prodotti a marchio registrato e al tempo stesso è uno dei Paesi più colpiti da tentativi di contraffazione e italian soundig che danneggiano i mercati, i produttori e i consumatori. Per tutelare il patrimonio agroalimentare è essenziale comunicare informazioni complete ed esaustive sulla tracciabilità e l’origine dei prodotti, veicolare il valore di stili di vita e consumo salubri e continuare a perseguire tutti quei comportamenti fraudolenti che minano le corrette relazioni di mercato ma anche supportare e favorire la transizione digitale del sistema produttivo”. Jimmy Ghione, testimonial della campagna #NoFakeFood, ha evidenziato come co la campagna “vogliamo tutelare i produttori italiani vittime della contraffazione e dei prodotti taroccati”.
Per David Granieri, presidente Coldiretti Lazio, “dobbiamo proteggere le produzioni agricole tipiche del Made in Italy e le nostre eccellenze Made in Lazio. E’ importante difendere quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agricole italiane sono riuscite a tutelare per il bene del Paese”.
(ITALPRESS).
-foto ufficio Stama Fondazione Univerde-

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