Un 55enne di Ravenna ai domiciliari per lo stupro di una 14enne finita in un giro di prostituzione

Un 55enne di Ravenna è ai domiciliari per lo stupro di una 14enne, in attesa del processo. La ragazza era finita in un giro di prostituzione minorile online, bloccato dai Carabinieri di Forlì-Cesena.

Le indagini sono partite più di un anno fa, quando una ragazza di appena 14 anni ha chiamato i Carabinieri di Cesena ed ha detto di essere stata violentata da un uomo che aveva incontrato poco prima.

Lo stupro di una 14enne

La minorenne ha fornito una descrizione dell’uomo e della sua auto, nonché il suo numero di telefono, indirizzando così le indagini. La vicenda è apparsa fin da subito più vasta rispetto al solo stupro, di per sé già grave. L’uomo, secondo quanto emerso, avrebbe infatti contattato la giovane, all’epoca 14enne, tramite un annuncio pubblicato online e, giunto nel Cesenate, caricato la ragazza in auto.

Nell’ambito dell’indagine l’adolescente ha raccontato che il presunto violentatore – 55enne residente nella provincia di Ravenna – secondo la ricostruzione dei Carabinieri, dopo averla convinta a vedersi, promettendole denaro in contanti, avrebbe agito con violenza su di lei.  La violenza sarebbe scattata dopo il rifiuto da parte la ragazza del rapporto sessuale. La giovane era poi riuscita a divincolarsi e scappare.

Due minori del Cesenate coinvolte in un giro di prostituzione online

Le dichiarazioni della vittima hanno coinvolto un’altra minore a lei collegata, all’epoca dei fatti 15enne e residente nel Cesenate. Anche lei sarebbe stata indotta alla prostituzione gli stessi canali, vale a dire la pubblicazione di annunci online. Per questo tipo di reati è competente  la Procura Distrettuale di Bologna, che ha coordinato e diretto le indagini affidate al Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Forlì.

Dai tabulati telefonici e telematici, anche su schede telefoniche con numero estero, le indagini si sono indirizzate verso un uomo di 38 anni residente nella provincia di Verona, già arrestato nel recente passato per detenzione di materiale pedo-pornografico.

Ad adescarle sarebbe stato un 38enne di Verona, già arrestato per detenzione di materiale pedo-pornografico

L’uomo, che avrebbe avuto precedenti incontri con la giovane romagnola, l’avrebbe quindi instradata alla prostituzione e con lei anche la 15enne. La perquisizione effettuata presso la sua abitazione ha permesso di sequestrare numerosi dispositivi informatici, per gli inquirenti utilizzati dall’uomo per adescare sessualmente le minorenni. Il sospetto degli investigatori si è rivelato fondato quando sono stati esaminati i computer e i telefoni cellulari sequestrati. 

Secondo le accuse l’uomo era riuscito a circuire numerose minorenni su alcune chat, proponendo loro degli incontri per ricevere prestazioni sessuali in cambio di soldi o, addirittura, pacchetti di sigarette. In alcuni casi le minori sono state indotte a girare video sessualmente espliciti, anche con scene di sesso con coetanei, inviati al trentottenne veronese in cambio di ricariche telefoniche. L’analisi forense dei dispositivi informatici sequestrati ha consentito di rinvenire numerosi file pedopornografici e di ricostruire la fitta rete di annunci on-line pubblicati dall’indagato.

L’uomo procurava incontri sessuali a pagamento alle minori, chiedendo di dividere con lui la somma riscossa. I carabinieri hanno documentato che tale attività di induzione alla prostituzione, oltre alla due ragazze del Cesenate, avrebbe coinvolto due ragazze, una della provincia di Verona e l’altra di Mantova

Il 55enne ravennate: ai domiciliari per lo stupro di una 14enne

Dunque, secondo la ricostruzione, era stato il 38enne a pubblicare l’annuncio online grazie al quale l’uomo di 55 anni della provincia di Ravenna si era procurato l’incontro con la quattordicenne cesenate, poi sfociato in violenza sessuale. 

Quest’ultimo è stato posto agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata e tentata induzione alla prostituzione minorile. Per il trentottenne veronese si sono aperte le porte del carcere, per le accuse di prostituzione minorile pluriaggravata, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Arrestati immediatamente prima di Natale, i due sono stati sottoposti all’interrogatorio di garanzia nella giornata di giovedì 28 dicembre.

Leggi anche: Sequestrati dieci cani da caccia nel Ravennate: denutriti e chiusi nelle gabbie con carcasse e feci

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