10 mostre da vedere a settembre a Ravenna e dintorni

Tutti i testi in azzurro di “10 mostre a Ravenna” sono cliccabili per ulteriori approfondimenti sull’evento.

“Il Moro di Venezia/America’s Cup 1992” – Ravenna

Si tratta di un allestimento fotografico e di video immagini che, assieme a materiali documentari, celebra l’impresa della barca di Raul Gardini nella sua Ravenna che definiva “a tutti gli effetti il mio Paradiso”. Le immagini, realizzate da Carlo Borlenghi, fotografo ufficiale di diverse sfide italiane in Coppa America, sono dunque dedicate alla straordinaria avventura de Il Moro di Venezia all’America’s Cup, ripercorrendone le fasi principali: dalla progettazione della barca ai momenti di vita a bordo dell’equipaggio capitanato da Paul Cayard.

Dal 5 al 26 settembre a Palazzo Rasponi in Piazza Kennedy. Apertura tutti i giorni dalle 16 alle 20; sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 20. Ingresso libero.

“Kinderkampf” – Russi

Esposizione dedicata al mondo interiore dei più piccoli, attraverso le illustrazioni del cittadino di Russi Walter Reggiani. Una narrazione prettamente visiva che comprende inquietudini, incubi materializzati e sfide quotidiane che portano allo sviluppo dell’individuo, riassunte nel concetto di “battaglia del bambino”.

Dal 10 al 30 settembre alla biblioteca comunale.

“Ti verrà dietro la città” – Fusignano

La mostra è una personale di Vittorio D’Augusta, in omaggio a una toccante poesia di Kavafis e si articola in alcune installazioni, che evocano il tema, antico e attuale, delle migrazioni e dello spaesamento. D’Augusta è nato a Fiume e conosce le contraddizioni delle terre di confine, che spesso portano all’allontanamento. In proposito l’artista, in un suo racconto di memorie istriane, ha scritto «Con la pittura cerco di ritrovare la parte mancante, ciò che di me è rimasto nel mare del Quarnaro». L’artista è stato per 10 anni direttore dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. La mostra fa parte della Biennale del Mosaico 2023.

Fino al 19 novembre al Museo Civico San Rocco. Apertura il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12

“Una Matita di Libertà per Patrick Zaki” – Cervia

È un’esposizione delle pagine della Graphic Novel “Patrick Zaki. Una storia egiziana”, realizzato dalla giornalista Laura Cappon e dal disegnatore Gianluca Costantini. Mette in luce il movimento d’opinione che ha lottato per la libertà di Patrick Zaki, coinvolgendo il pubblico in una testimonianza commovente di solidarietà e impegno per i diritti umani. La mostra diventa un appello per riflettere sulla libertà e la giustizia sociale in un mondo in continua evoluzione. Un’opera che ci invita a considerare come il fumetto possa essere uno strumento potente per sensibilizzare il pubblico.

Fino all’1 ottobre alla Sala “Stazione Aperta” in stazione. Apertura dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 18. Ingresso libero

“City. Opere 2002-2013” – Ravenna

È una mostra di Antonio Marchetti (Pescara 1952 – Rimini 2013), artista dalla creatività poliedrica, che seppe unire la pratica dell’arte al pensiero e in cui si fusero un’intensa ricerca di temi e di linguaggi. Tratta il tema della città e del suo immaginario urbano, tra periferie, scene metropolitane e fabbriche.

Dal 2 al 30 settembre nella Manica Lunga della Biblioteca Classense. Apertura dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.30, il sabato anche dalle 9.30 alle 13

“Girotondo” – Riolo Terme

Remo Panzavolta, su cui è incentrata la mostra, vuole rappresentare l’essenza delle cose della vita, attraverso la comunicazione della sua interiorità, del suo vissuto e di ciò che osservava attorno a sé.

Si inserisce nella corrente artistica dell’Espressionismo, alimentata nei primi del ‘900 da artisti francesi e tedeschi di grande livello e dall’eccellente espressionista norvegese Edvard Munch.

Dal 2 a 17 settembre alla Sala “Sante Ghinasse”

“You Tourned the Tables on Me“ – Ravenna

Tra il ’74 e l’81, un vecchio e malconcio oggetto di arredo, acquistato in un campo rom alla periferia di Milano, divenne co-protagonista di un percorso fotografico che solo uno spirito visionario, tenace e ironico come quello di Roberto Masotti poteva concepire con la complicità dei suoi soggetti più famosi– da Juan Hidalgo a Philip Glass, da Luciano Berio a John Cage, da Michael Nyman a Steve Lacy, Demetrio Stratos, Brian Eno. Centoquindici i ritratti di Masotti esposti, che della musica hanno fatto la storia.

Fino al 30 settembre alla Manica Lunga del Museo Nazionale

“In bianco. La porcellana nella ceramica d’arte italiana contemporanea” – Faenza

È l’edizione italiana di un progetto presentato alla Prima Biennale Internazionale d’Arte Ceramica di Jingdezhen (Cina), a cura di Matteo Zauli e Xiuzhong Zhang. La mostra, attraverso i suoi 36 artisti, è sintesi della contemporaneità italiana della ceramica, applicata al materiale porcellana.

La mostra si inserisce nell’ambito della rassegna “Made in Italy”, un festival per raccontare l’arte della ceramica italiana contemporanea.

Fino al 24 settembre a Palazzo del Podestà, in occasione di “Made in Italy”

“Guerrino Tramonti: 10 quadri salvati dal fango”- Ravenna

Dopo l’alluvione dello scorso maggio a Faenza, le oltre 2.000 opere della Casa Museo Guerrino Tramonti sono andate sommerse e recuperate attraverso una grande mobilitazione volontaria. Dal MAR e dalla città di Ravenna giunge oggi questo omaggio all’importante “salvataggio” compiuto all’indomani della devastante azione delle acque e del fango.

Dal 5 al 26 settembre a Palazzo Rasponi in Piazza Kennedy. Apertura nei giorni feriali dalle 16 alle 20, il sabato, la domenica e i festivi dalle 11 alle 20. Ingresso libero.

“Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea” – Faenza

La mostra dell’artista coreano Park Eun Sun presenta il lavoro scientifico dell’artista sulla In mostra per lo più installazioni, realizzate da artisti già affermati (over 35) e giovani talenti (under 35), provenienti da tutto il mondo che hanno scelto la ceramica come mezzo principale per esprimere la loro poetica. I temi trattati e affrontati sono molteplici: tematiche sociali, ambientali, chi si confronta con la propria tradizione e con l’argilla per recuperare le proprie radici o riflettere sul territorio. Alcune opere si interfacciano al pubblico richiedendo la sua partecipazione, molte altre mescolano alla ceramica altri materiali come resine, legno, fotografia.

Fino al 29 ottobre al MIC

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