Tutti incollati ai televisori in questi giorni, fra magliette azzurre e bandiere dell’Italia per fare il tifo ai nostri atleti che ogni giorno scendono in campo, in pista, in acqua e chi più ne ha più ne metta, per farsi valere e puntare a quelle medaglie tanto anelate. Anche i romagnoli sono presenti e per l’occasione Più Notizie propone 10 curiosità sui ravennati alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Il primo atleta di Ravenna a partecipare alle Olimpiadi moderne fu un ciclista: Guglielmo Malatesta, nato il 6 dicembre 1891. Malatesta si qualificò, nel 1908, a soli 16 anni, per le Olimpiadi di Londra. Non vinse medaglie ma fu uno dei quattro ciclisti italiani a partecipare a quelle Olimpiadi. Sfortunatamente la carriera di Malatesta non durò a lungo: l’8 novembre 1920, fu accoltellato a morte da un gruppo di socialisti durante un corteo organizzato dal Partito Repubblicano per celebrare la vittoria alle elezioni locali e la riconferma del sindaco Fortunato Buzzi.
In totale, nella storia delle Olimpiadi, la provincia di Ravenna conta 99 presenze con 58 atleti diversi. A conquistare il podio 12 atleti in 19 occasioni. Fra le medaglie raccolte 5 ori: con Renzo Morigi (pistola automatica, 1932) Vincenzo Maenza (lotta, 1984 e 1988), Andrea Collinelli (ciclismo, 1996) e Josefa Idem (canoa, 2000). Ben 7 argenti: con Omero Bonoli (ginnastica, 1932), Francesco Damiani (boxe, 1984), Vincenzo Maenza (lotta, 1992), Andrea Gardini e Vigor Bovolenta (pallavolo, 1996) e Josefa Idem (canoa, 2004 e 2008). Altrettanti bronzi con: Domenico Matteucci (pistola automatica, 1932), Ercole Gallegati (lotta grecoromana, 1932 e 1948, Gian Matteo Ranzi (lotta, 1972), Josefa Idem (canoa, 1984 e 1996), Bruno Rosetti (canottaggio, 2021).
La prima edizione che fruttò una medaglia ad atleti ravennati fu quella di Los Angeles 1932 con Bonoli, Matteucci e Gallegati. L’ultima medaglia è arrivata nel 2021 con Rosetti, che ottenne il bronzo anche se non prese parte alla finale perché risultato positivo al Covid poche ore prima dello start.
A conquistare più successi nel medagliere bizantino: Vincenzo Maenza, che vanta due ori e un argento nella lotta in tre edizioni consecutive; altra prolifica atleta è Josefa Idem con otto presenze ai Giochi (le prime due per la Germania Ovest), un record a livello italiano, e la conquista di ben 5 volte una medaglia.
Sono solo 3 gli atleti impegnati alle Olimpiadi 2024 di Parigi: la ginnasta Milena Baldassarri di Cervia, il pallavolista Alessandro Bovolenta di Ravenna e la tennista Sara Errani di Massa Lombarda. Mai così bassa la presenza ravennate da 48 anni. E, paradosso, proprio nell’anno in cui il team azzurro vanta invece la più alta partecipazione di atleti (403 su un totale di oltre 11mila).
La tennista di Massa Lombarda Sara Errani ha conquistato un successo epocale, a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi. In coppia con Jasmine Paolini, giocheranno la finale nel doppio femminile, garantendosi una medaglia nel tennis dopo 100 anni. L’ultima era stata vinta alle Olimpiadi risale a 100 anni fa, con Uberto de Morpurgo, bronzo a Parigi 1924.
Fra i vari personaggi sportivi presenti in questa grande occasione troviamo, per la quarta Olimpiade consecutiva, il Delegato CONI di Ravenna Marco Tosi Brandi. Già docente di Scienze Motorie e Sportive presso l’ITIS Baldini e Delegato CONI di Ravenna, Tosi Brandi avrà la funzione di Technical Official per la International Handball Federation, per la disciplina della Pallamano.
Originario di Faenza, Gianluca Alberani vive e lavora da molti anni in Florida, negli Stati Uniti: ma è tornato in Europa per le Olimpiadi di Parigi. Alberani, infatti, è il commissario tecnico della nazionale nuoto di El Salvador. Ha già partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 e Tokyo 2020 (disputate nel 2021 per la pandemia Covid-19). A Parigi seguirà Celina Marquez, 25 anni, impegnata nei 100 metri dorso.
Rappresentanza romagnola anche alle Paralimpiadi, che si terranno dal 28 agosto all’8 settembre, con Carlotta Ragazzini, 22enne faentina affetta da cavernoma intramidollare. Scopre il tennis da tavolo durante un ricovero in ospedale. Un passatempo trasformato in passione e poi in successo.
La plurimedagliata Josefa Idem oltre a una lunga serie di medaglie è entrata a far parte anche del mondo della politica. Dal maggio 2001 al giugno 2007 è stata assessore allo sport del Comune di Ravenna e successivamente responsabile sport del Partito Democratico della regione Emilia-Romagna. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta al Senato della Repubblica e nominata Ministro per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili nel governo Letta. Durante il suo mandato ha portato avanti l’iter per lo ius soli sportivo, che permette ai minori stranieri di essere tesserati dalle federazioni sportive italiane; permettendogli di fare sport ma non di essere inseriti nelle selezioni nazionali, per le quali, ancora oggi, è necessario avere la cittadinanza italiana.
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