Unione della Bassa Romagna: nasce il Manifesto del Cibo e un’app anti-spreco che promuove le eccellenze

L'app traccia i prodotti a km0 presenti sul territorio e educa alla sostenibilità ambientale

“Costruire un sistema alimentare sostenibile e innovativo in Bassa Romagna” è il titolo del convegno svoltosi mercoledì 29 giugno nella Sala del Consiglio della Rocca di Bagnara di Romagna, a conclusione del progetto europeo Food Corridors – Urbact III di cui l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha partecipato come partner a partire dal 2019.

 

L’incontro, organizzato dall’Ufficio Europa del Settore Governance e Comunicazione, Sviluppo e Progetti Strategici dell’Unione, ha visto la partecipazione di numerosi relatori di rilievo che hanno portato contributi sui temi dell’innovazione, km0 e filiera corta, fundraising e anti-spreco del cibo. Tra il pubblico alcuni degli attori sociali ed economici più attivi sul territorio.

 

L’iniziativa è stata non solo l’occasione per presentare i risultati del progetto ma anche per lanciare le nuove azioni che coinvolgeranno il territorio nei prossimi mesi.

Nadia Carboni, dirigente del Settore, ha restituito i risultati del lavoro svolto nel corso del progetto e le azioni future.

 

Tra queste il lancio della app Bassa Romagna Food per promuovere il KM0 e la filiera corta: lo strumento digitale permette ad aziende agricole, agriturismi, negozi di alimentari e mercati di inserire i propri dati in modo che gli utenti possano accedere direttamente alle informazioni relative a prodotti e produttori e mettersi in contatto con loro. L’applicazione funziona su tre livelli: promuove l’eccellenza dei prodotti della Bassa Romagna, consente di mappare le sedi dei produttori/venditori di prodotti a Km0 ed infine dedica una sezione ad un elenco di produttori disposti a distribuire i prodotti rimasti invenduti, in un’ottica anti-spreco.È stato poi lanciato il Manifesto del Cibo: un decalogo per promuovere sul territorio un sistema alimentare sostenibile, attraverso azioni volte a rafforzare le filiere corte, dare un valore sociale al cibo, promuovere la sostenibilità ambientale, diffondere l’educazione ambientale, sostenere l’attività agricola, tutelare l’origine della filiera agro-alimentare, favorire le fonti di energia pulita, combattere la disparità di genere, investire sulla conoscenza, rappresentare le istanze della società civile.

A questo proposito nei prossimi mesi verrà pubblicata una chiamata di idee rivolta alle scuole per sviluppare un logo che accompagni la promozione delle azioni messe in campo, grazie alla collaborazione con Romagna Tech, intervenuta al convegno con il Direttore Alessandra Folli.

 

Ad arricchire il programma il contributo del prof. Andrea Segrè, celebre agronomo ed economista, professore di Politica agraria internazionale e comparata presso l’Università di Bologna, che ha sottolineato l’importanza dell’educazione e della sostenibilità alimentare. Successivamente ha preso la parola Giorgio Dalsasso, che ha presentato in Bassa Romagna l’esperienza di successo della Piana del Cibo di Lucca, piattaforma di governance intercomunale in ambito agro-alimentare.

Il convegno si è concluso con gli interventi di Marco Foschini della Regione Emilia-Romagna, manager del Clust-ER Agrifood che ha illustrato il progetto FoodER, e di Erblin Berisha (Khora Lab a.p.s. – Politecnico di Torino) che ha presentato le opportunità di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo per l’agrifood.Presente all’evento anche una rassegna di libri e pubblicazioni a tema, curata dalla Libreria Alfabeta di Lugo.

L’iniziativa è stata promossa dal Settore Governance e comunicazione, sviluppo e progetti strategici – Ufficio Europa, che è possibile contattare per ulteriori informazioni scrivendo a europa@unione.labassaromagna.it.

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