Unione Consumatori, stangata pane e pasta. Ogni famiglia ha speso 513 euro in più nel 2022

Rincari dei prezzi del 2022. Ogni famigli ha speso circa 500 euro in più

Ogni famiglia italiana nel 2022 ha speso in media 513 euro in più rispetto all’anno precedente. Tutta colpa dell’inflazione. A pesare maggiormente è la voce “Pane e cereali” che include pane, pasta, farina e riso, con una spesa aggiuntiva di 100 euro rispetto al 2021, a fronte di un’inflazione media del 10,9%. In particolare sono il pane (fresco e confezionato) e la pasta (fresca, secca e preparati di pasta) a svuotare le tasche degli italiani, con una mazzata, rispettivamente, di 29 e 24 euro. Questo sono i dati Istat elaborati dall’Unc, l’Unione Nazionale Consumatori.

 

Ma l’aumento dei prezzi riguarda un po’ tutti gli alimenti, tant’è che ritroviamo al secondo posto l’aumento dell’11% delle verdure e una stangata del +7,2% del prezzo delle carni, soprattutto del pollame, che costa circa 30 euro in più.

Anche formaggi, latte e uova hanno avuto un aggravio del +9,5%, seguiti dal pesce con il +7,7% e la frutta del +7,1%. Ma la classifica degli aumenti non finisce qui. Spicca il rincaro dell’olio d’oliva al +51,6%, delle bevande quali quelle analcoliche e l’acqua minerale al +8,7%. Tra i prodotti di cui non si può fare a meno in casa vi è il burro con una crescita di prezzo del +28,2%, lo zucchero con +19% e la farina con +17,3%.

 

Come ben ha constatato il popolo italiano, a lievitare non sono stati solo i prezzi degli alimenti, ma anche quello delle bollette come quella del gas con +73,7% e l’Energia elettrica, con un assurdo +110,4%. Si ha poi il gasolio per i mezzi di trasporto con +22,1%, il gasolio per riscaldamento +38,4% e gpl e metano con +33,3%.

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