Undici nuovi platani in viale Dante a Lugo: un dono della Bcc

Si tratta di un primo di lotto di piante, in vista di un complessivo risanamento dell'area, che include anche viale Masi

Nella mattinata di venerdì 13 dicembre sono stati messi a dimora nuovi platani in viale Dante a Lugo.
Gli alberi, undici in tutto, vanno a integrare il percorso alberato presente sul viale, laddove le precedenti alberature eranno state rimosse. Si tratta di un primo di lotto di piante, in vista di un complessivo risanamento dell’area, che include anche viale Masi. Le piante sono state donate da LaBcc ravennate, forlivese e imolese.

Le dichiarazioni

«Non possiamo pensare a un futuro più sostenibile senza partire dalle piccole cose, dai luoghi che frequentiamo – ha commentato Fausto Bordini, assessore all’Ambiente del Comune di Lugo -. Al netto della sicurezza che deve sempre essere garantita, e questo avviene attraverso periodici controlli sulle piante, dobbiamo sempre ricordare che il verde urbano è il nostro più prezioso alleato nel contrastare le isole di calore, ma anche per migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità dei luoghi che frequentiamo, offrendo ristoro. Senza dimenticare che una città più verde è anche una città più bella».

«Ci tengo a ringraziare anzitutto il gruppo dirigente della Bcc ravennate, forlivese e imolese dell’area lughese per questa donazione, che dimostra sensibilità nei confronti del territorio e dei suoi bisogni concreti – prosegue l’assessore -. Ringrazio inoltre le nostre maestranze, per la cura quotidiana con cui si occupano del verde pubblico, nonché Maria Pia Galletti, che ha ricoperto il ruolo di assessore prima di me e che ha avviato il dialogo con la banca per dare vita a questo progetto di ripristino».

«Sosteniamo questa iniziativa che qualifica l’impronta ecologica e ambientale del nostro territorio – dichiara Emanuela Bacchilega, amministratrice de LaBcc e presidente del comitato locale di Lugo -. La nostra banca è impegnata, nell’ambito delle politiche di sostenibilità, a una riduzione degli impatti diretti e indiretti della propria attività, a favorire la transizione sostenibile delle imprese e a valorizzare ogni iniziativa promossa dagli enti istituzionali e dalle realtà del terzo settore che contribuisca a fare “bene”” all’ambiente».

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