Il Comune prenderà in sublocazione transitoria da Azimut un luogo idoneo dove collocare la “barca di Teodorico” che troverà la sua definitiva sistemazione espositiva nel Museo Classis. Lo ha deliberato oggi la Giunta per accelerare i tempi per l’allontanamento della barca dal padiglione marino del Museo archeologico di Comacchio, dove è situata dal 2008, oggetto di interventi Pnrr. Il contratto, della durata di un anno con possibilità di eventuali proroghe, riguarda una porzione dell’immobile in via Zara n. 13 per una superficie di 58 metri quadrati, con un canone annuo di 4.800 euro, comprensivo del sistema di protezione per la perimetrazione dell’area, della video sorveglianza e delle spese per le utenze oltre all’utilizzo delle parti comuni. Si tratta di una sublocazione perché il magazzino fa parte di una porzione più ampia di un immobile di proprietà di Commercianti Indipendenti Associati Soc. Coop. che lo ha affittato ad Azimut come deposito di mezzi aziendali.
“Abbiamo effettuato un sopralluogo insieme alla Soprintendenza – afferma l’assessore Fabio Sbaraglia – per verificare l’adeguatezza dell’edificio per il ricovero temporaneo di un bene di tale importanza. A breve, in accordo con la Soprintendenza, sarà stabilita la tempistica del trasferimento e le successive fasi che porteranno la ‘barca di Teodorico’ ad essere restaurata ed esposta al Museo Classis. In questo spazio sarà possibile effettuare i primi esami diagnostici indispensabili a definire il tipo di restauro che sarà necessario operare”.
“La Soprintendenza sta lavorando per il trasporto in sicurezza a Ravenna dell’imbarcazione – sottolinea il Soprintendente Federica Gonzato – entro breve termine. Dopo anni di assenza, è giusto che il reperto ritorni nel territorio di provenienza per un importante azione di valorizzazione. Per fare questo, stiamo mettendo appunto un accurato intervento di analisi diagnostiche per stabilire ‘lo stato di salute’ della ‘barca di Teodorico’ e valutare le corrette strategie di restauro”.
Reperto archeologico di competenza statale, la “barca di Teodorico” fu rinvenuta nel 1998 durante i lavori per la realizzazione del Parco Teodorico. L’imbarcazione di età tardo-antica, risalente all’epoca di Odoacre (435-495), aveva parte del carico ancora conservato. L’allora Soprintendenza ai Beni archeologici dell’Emilia-Romagna dispose il trasferimento del reperto, di indubbio pregio, all’interno di un guscio protettivo in vetroresina, a Comacchio.
A settembre del 2021 è stato annunciato dall’allora ministro della Cultura Dario Franceschini un finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro nell’ambito dell’Accordo di valorizzazione che ha come fulcro l’area di Classe. Il finanziamento del Ministero comprende un intervento di riqualificazione della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, con il rifacimento di tutti gli infissi e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione nell’area di accesso, ma soprattutto la valorizzazione della “barca di Teodorico”.
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