Tipografia Moderna: concluse le indagini preliminari. 5 indagati per il rogo e turbativa d’asta

L'immobile da tempo stava vivendo una storia travagliata. Il giorno dopo, doveva tornare all'asta dopo un anno di rinvii e escamotage per evitarne l'acquisto

Concluse le indagini preliminari sull’incendio che lo scorso anno, nella notte fra il 17 e 18 ottobre, in zona Bassette, ha coinvolto la Tipografia Moderna a Ravenna. A ricevere la notifica 5 soggetti, di cui due – come dichiarato da Il resto del Carlino – accusate di incendio in concorso e tutte sottoposte ad indagine per turbativa d’asta continuata.

L’immobile della storica Tipografia Moderna da tempo stava vivendo una storia travagliata. Il giorno dopo, doveva tornare all’asta dopo un anno di rinvii e escamotage per evitarne l’acquisto, messi in pratica dai due esecutori materiali dell’incendio doloso insieme agli altri tre indagati: un 53enne di Cenate Sopra (Bergamo) e a due avvocati, un 67enne di Riccione e una 52enne residente a Ravenna.

Le vicende

Già nel marzo del 2022, i locali erano stati messi all’asta nel 2022 e aggiudicati ad uno degli indagati, un cinquantenne imolese. Un escamotage per perdere tempo, dato che i 410 mila euro per i locali non sono stati mai pagati e l’immobile è tornato all’asta il 27 luglio del 2023. Nel mentre una responsabile della società cooperativa, avvocatessa di Ravenna, chiedeva di sospendere le procedure d’asta, senza alcuni titolo.

Si giunge così alla fatidica notte dell’incendio, in cui I due hanno appiccato l’incendio in tre punti del locale: nei pressi dei servizi igienici e nei pressi di una porta tagliafuoco di collegamento con l’azienda accanto. Ma i loro intrighi sono stati svelati e i locali sono comunque tornati all’asta adata a buon fine, oggi l’immobile è di una società che si occupa di isolanti termici.

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