01 Ott 2024 09:10 - Altro
Tessere del 900 ricorda Norma Cossetto a Marina di Ravenna a 81 anni dal martirio
Giovane Istriana torturata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani jugoslavi nella notte fra il 4 e 5 ottobre 1943 per la sola colpa di essere italiana
di Redazione
In occasione dell’81° anniversario del martirio di Norma Cossetto, giovane Istriana torturata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani jugoslavi nella notte fra il 4 e 5 ottobre 1943 per la sola colpa di essere italiana, l’Associazione Culturale Tessere del 900 ne organizza un ricordo con la deposizione di una rosa simbolica sulla panchina dedicata a Norma che si trova a Marina di Ravenna in Viale Ciro Menotti angolo Viale Zara , abbandonata all’incuria e ai vandalismi, nel silenzio generale delle istituzioni e delle associazioni ravennati.
La manifestazione, indetta dal comitato 10 Febbraio, si svolgerà anche quest’anno in più di 300 sedi in Italia e all’estero, ovunque si voglia tenere vivo il ricordo della tragedia delle foibe che ha colpito più di 10.000 nostri connazionali e di cui Norma Cossetto è un simbolo.
La storia
La vicenda di Norma Cossetto, una studentessa di 23 anni sequestrata, seviziata, violentata e gettata probabilmente ancora viva in una foiba dai partigiani di Tito, è emblematica dei drammi e delle sofferenze delle popolazioni italiane dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia negli anni che vanno dal 1943 al 1945 e, in particolare, delle figlie di quelle terre, colpevoli soltanto di essere mogli, madri, sorelle o figlie di persone ritenute condannabili dal regime comunista solamente perché avrebbero potuto costituire l’ossatura di un’opposizione al suo progetto espansionista e totalitario.
A Norma Cossetto il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel 2005 ha conferito la Medaglia d’Oro al merito civile con questa motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
Si invitano i partecipanti a portare una rosa rossa da deporre sulla panchina dedicata a Norma e a tutte le donne vittime di violenza
Leggi anche: Il 25 aprile a Ravenna: i suoi eroi e i luoghi del ricordo