Teatro al carcere di Ravenna: spettacolo dei detenuti, poi mostra fotografica

È il risultato del laboratorio "Sezione Aurea" a cura di Lady Godiva Teatro, che vede in scena i detenuti. A seguire inaugurata la mostra di Corelli e Gnisci sulla vita nelle carceri

Il Teatro al carcere di Ravenna: alla Casa Circondariale di Ravenna i detenuti diventano attori. Al termine del laboratorio “Sezione Aurea“, a cura dell’Associazione Lady Godiva Teatro, è stata messa in scena la pièce teatrale “Che fatica, Ercole!”.

Al termine è stata inaugurata la Mostra Fotografica del fotoreporter Giampiero Corelli e della giornalista Barbara Gnisci “Togliamoci la maschera, un viaggio dietro le sbarre”. Lo sguardo, le speranze, le utopie dei detenuti. Le fotografie sono esposte sul muro di cinta della Casa Circondariale.

«Quando il carcere diventa occasione di riscatto e non solo di mera detenzione. Complimenti agli attori veri e a quelli “improvvisati”: tutti bravi», ha commentato il Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa.

Che fatica, Ercole!

«Proseguiamo il cammino nel mito – scrivono i Lady Godiva nelle note di regia -, incontrando Ercole, la sua nascita, il suo destino, le sue imprese. Siamo partiti dall’inizio, strizzando l’occhio a Zeus ed Era, un po’ come in una commedia all’italiana, per incontrare poi Tiresia, Euristeo e le 12 immancabili fatiche. Il percorso di una figura tra le principali della mitologia, sia greca che latina; un uomo che, ancor prima di essere divino, affronta le imprese che la vita ci pone, ogni giorno, davanti, e che sono da superare».

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