17 Lug 2022 08:25 - Musica
Stasera per il Ravenna Festival la Rappresentante di Lista al Pavaglione di Lugo
per il suo nuovo tour
di Redazione
Alzi la mano chi non l’ha cantata, ballata, ascoltata. Con le mani, con i piedi, con la testa…Ecco, appunto:Ciao ciao, doppio disco di platino, è il tormentone che ha reso virale La Rappresentante di Lista, lanciato in orbita da Sanremo ma capace di prendersi anche un bel nove in pagella dall’Accademia della Crusca, che ha riconosciuto quanto sofisticato e stratificato sia il testo. È solo la punta dell’iceberg: per scoprire il resto l’appuntamento è domenica 17 luglio, alle 21.30, per l’ultima serata di Ravenna Festival al Pavaglione di Lugo. In questa produzione originale che vede il Festival al fianco di Woodworm e Mittelfest, la formazione nata nel 2011 dalla mente di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina abbraccerà una dimensione sinfonica, con la complicità di una compagine avvezza alle contaminazioni come la Corelli e di Carmelo Emanuele Patti, che firma gli arrangiamenti e guida l’orchestra. Perché, dopo tutto, quella de LRDL è queer music: un fluido stato di grazia dove tutto è possibile e il senso stesso di confine è dimenticato. Un racconto sonoro che al Festival è reso possibile dal sostegno di Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna, Parfinco, Federcoop Romagna, Legacoop Romagna.
La rivolta è desiderio recitava lo striscione alla testa del corteo del Pride a Bologna poche settimane fa. Non c’è dubbio che il desiderio di far musica della Rappresentante di Lista corra su binari rivoluzionari: “Non è più il tempo delle definizioni – hanno dichiarato in un’intervista – Come nella sessualità sfumano i confini dei generi, così nella musica. (…) Queer è un termine che abbiamo preso in prestito dai ragionamenti sull’identità sessuale. Prima che venisse acquisito da chi negli anni ’90 lottava per i diritti della comunità LGBTQ+, queer era l’equivalente del nostro finocchio. Oggi queer è sinonimo di eccentrico, sui generis, strambo”. A pochi mesi di distanza dalla bocciatura del DDL Zan, il palco dell’Ariston ha promosso a pieni voti il queer pop della Rappresentante di Lista – dopo tutto, “spesso la società civile prende coscienza di alcuni temi prima di chi è chiamato a legiferare,” si legge nel commento di Veronica e Dario per la stampa.
Insomma, l’avrete capito: quello a cui gioca La Rappresentante di Lista è un gioco serissimo. Sarà perché Veronica e Dario si sono conosciuti durante un laboratorio teatrale; sarà perché il nome stesso della band è dovuto al fatto che Veronica, in quanto fuorisede, dovette iscriversi come rappresentante di lista per aver diritto al voto sul referendum abrogativo in tema di energia nucleare, nel 2011; sarà che di gruppi musicali disposti a identificarsi con un nome al femminile non ne girano tanti. Rappresentazione, impegno civile, consapevolezza del discorso femminista, queer, green: un mix esplosivo che la band non ha timore di maneggiare con una raffinatezza che è fin troppo facile scambiare per leggerezza.
In scena ci sono anche Erika Lucchesi al sassofono e chitarra acustica, Marta Cannuscio alle percussioni, Enrico Lupi alla tromba e sintetizzatori, Roberto Calabrese alla batteria, Roberto Cammarata alla chitarra elettrica e Carmelo Drago al basso elettrico.
La Rappresentante di Lista (LRDL) nasce nel 2011 dall’incontro tra la cantante Veronica Lucchesi e il polistrumentista Dario Mangiaracina. I due si erano conosciuti a Milano l’anno prima durante l’allestimento di uno spettacolo teatrale e si erano successivamente spostati a Palermo per unirsi a un gruppo di artisti che, sotto la spinta della protesta del Teatro Valle di Roma, aveva riaperto il Teatro Garibaldi. Durante l’occupazione, Dario e Veronica incontrano vari esponenti della scena musicale siciliana tra cui Roberto Cammarata, chitarrista e produttore palermitano. Grazie anche alla collaborazione con questi musicisti nasce il primo album de LRDL, pubblicato nel 2014: (Per la) Via di Casa viene candidato alle Targhe Tenco come miglior disco d’esordio. Seguono Bu Bu Sad nel 2017 e Go Go Diva nel 2018; uno dei brani del secondo, Questo corpo, diventa parte della colonna sonora di The New Pope, la serie creata e diretta da Paolo Sorrentino, sequel di The Young Pope. Nel 2021 esce My Mamma, il cui singolo Amare è stato certificata Disco di Platino, entrando sul podio dei brani più trasmessi dalle radio italiane. È uscito da poco il loro primo romanzo, Maimamma, legato a filo diretto con l’ultimo album: la storia di una donna – Lavinia – che sta per dare alla luce un figlio alle soglie dell’apocalisse.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 20 a 30 Euro
L’appuntamento sarà in streaming su ITsART dal 22 luglio.