Spadoni (LpRa): “Il Pala de Andrè, il nuovo palazzetto e il saggio contadino”

Considerazioni di Spadoni riguardo al Pala de Andrè

“La lunga via Crucis del Pala Dè Andrè ha messo a nudo una serie di criticità, in gran parte prevedibili, per la gestione di tale struttura, tanto che la gara è andata deserta e il Comune deve sovraccaricarsi di oneri per almeno un anno. Non si tratta del momento economico contingente ma di una conduzione molto onerosa protratta negli anni, al punto di dissuadere tutti i possibili soggetti interessati. Da tempo, infatti, sarebbero  stati necessari adattamenti e interventi di contenimento energetico e probabilmente in altre condizioni la gara avrebbe avuto un altro risultato, vale a dire una partecipazione di più soggetti interessati.
A questa esperienza che in qualche misura dovrebbe fare riflettere seriamente la giunta municipale, sta crescendo anche il nuovo palazzetto dello sport, certo utile e non valutabile solo in termini ragionieristici, tuttavia occorre rendersi conto che la componente energetica, – oggi e senza possibilità di potere stabilire la durata, -rappresenta un serio problema soprattutto sul piano della conduzione futura. Venti milioni di costo complessivo pur con la partecipazione della Regione (1 milione), dello Stato (2 milioni) e della Camera di Commercio (3 milioni), quest’ultima, tra l’altro, con un contributo ritenuto da molti operatori inopportuno e fuori luogo proprio in ordine alle funzioni di promozione, amministrativa e di supporto all’attività economica del territorio di competenza dell’ente.
Tornando alla centralità del tema, esisterà un serio problema di sostenibilità economica e gestionale nonostante i previsti sistemi di contenimento energetico sicuramente fondamentali per i prossimi decenni, ma in ogni modo il timore potrebbe essere reale con la probabilità che la storia del citato Pala De Andrè si riproponga, nonostante il positivo interesse di alcune società sportive attirate soprattutto da questi nuovi spazi e da nuove condizioni tecniche e di sostenibilità energetica. Un vecchio contadino in occasione dell’acquisto della sua nuova auto, affermava: “ non è un problema il costo iniziale di acquisto, ma mi preoccupa piuttosto il mantenimento…..”

 

Lettera di Gianfranco Spadoni

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