Simulazione di impiego della chirurgia robotica ortopedica domani a Ravenna

Domani si potrà assistere presso l'Ausl di Ravenna ad un impiego di chirurgia robotica ortopedica

L’avvio della chirurgia robotica ortopedica presso l’Ausl Romagna è avvenuta nel 2021, a cura dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia del Presidio ospedaliero di Ravenna diretta dal prof. Alberto Belluati.  Nel mese di febbraio 2021 il gruppo operativo di chirurgia ortopedica costituito, ha tracciato i punti salienti del progetto. Hanno preso parte del gruppo operativo  tutti i professionisti coinvolti all’interno del percorso di cura del paziente. Si sono individuati come cardini  del progetto: la tecnica innovativa, il percorso del paziente partendo dalle informazioni in riunioni dedicate alla patologia, arrivando all’organizzazione del ricovero e dell’intervento chirurgico fino al post ricovero. Obiettivi  raggiungibili solo attraverso le sinergie tipiche del lavoro di equipe multidisciplinare e multi professionale. Il Track mobile posizionato nel Parcheggio dell’ospedale ( Viale Vincenzo Randi 5) sarà presente anche la mattina di sabato 29 ottobre. I cittadini potranno accedere per assistere ad una simulazione di impiego della chirurgia robotica protesica.

 

Entro la fine del 2022 saranno  realizzati 300 interventi protesici con assistenza robotica presso il P.O. di Ravenna di cui circa 60 eseguiti da parte delle equipe ortopediche afferenti al dipartimento osteoarticolare che hanno aderito al progetto ( Faenza, Forlì, Lugo). Preme porre l’accento su quanto si rivelino fondamentali l’ascolto e l’informazione del paziente, in un contesto sempre più vicino all’ utente che si può sintetizzare in quello che è il processo di umanizzazione delle cure. Notevole è stato l’impegno verso la formazione dei chirurghi ortopedici poiché l’unità operativa di Ortopedia di Ravenna rappresenta centro hub per la tecnica innovativa. I vantaggi dell’assistenza robotica sono stati ampiamente dimostrati ed hanno pertanto permesso l’avvio di tale progetto.

 

Bimestralmente sono programmati degli incontri multi professionali e multidisciplinari nei quali tutti i professionisti coinvolti nel percorso di cura , incontrano i cittadini  al fine di fornire spiegazioni utili allo scopo di fornire rassicurazione. Tali incontri si sono dimostrati molto utili e apprezzati dagli utenti coinvolti, aumentando in modo rilevante il grado di soddisfazione, migliorando il livello della qualità percepita. Il personale infermieristico della sala operatoria, il giorno precedente l’intervento chirurgico, incontra coloro che il giorno successivo saranno sottoposti all’intervento al fine di favorire la conoscenza degli stessi e svolgere un’attività di counseling. In tale sede è consegnato un questionario che il paziente compilerà e consegnerà alla dimissione al fine di valutare la qualità percepita durante tutto il percorso di cura. La presa in carico avviene in maniera globale e coinvolge tutto il percorso partendo dalla candidatura all’intervento, alla dimissione durante la quale sono programmati e pianificati dei controlli  follow up al fine di verificare le condizioni cliniche a distanza. Per migliorare ulteriormente la qualità di questo processo, e per valutarne i risultati, in collaborazione con l’Università di Bologna, è stato avviato lo studio Quarob attraverso la raccolta e l’analisi degli esiti funzionali e della qualità della vita riferiti dai pazienti stessi. Lo studio prevede la raccolta dati prima dell’intervento, nell’immediato postoperatorio e ciclicamente durante il follow-up ambulatoriale, al fine di valutare l’impatto dell’intervento sulla qualità della vita del paziente.

 

Fondamentale tassello per la realizzazione del progetto pilota avvenuto presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia di Ravenna, sono state le valutazioni in termini di costi tramite il supporto di un ingegnere gestionale, afferente alla Direzione Medica. Di particolare rilevanza è stata la formazione di tutto il personale sia medico sia infermieristico, il quale ha svolto costantemente formazione al fine di affinare le competenze in termini chirurgici e tecnico professionali. E’ stata eseguita la pianificazione del percorso organizzativo con un particolare riguardo all’organizzazione strutturale; all’interno dell’unità operativa,  sono state identificate delle camere di degenza nelle quali saranno accolti i pazienti sottoposti a chirurgia robotica.

 

Dopo l’avvio presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia di Ravenna, avvenuto nel mese di febbraio 2021, il progetto viene esteso a livello del Dipartimento Osteoarticolare del quale il Prof. Belluati è Direttore. Questo significa che i cittadini del territorio dell’AUSL della  Romagna possono avere il medesimo accesso alle cure indipendentemente dal presidio ospedaliero di afferenza. Sono stati attivati tutti i percorsi tra presidi ospedalieri dell’ambito dell’Ausl della Romagna, con la collaborazione dei servizi di prericovero, di anestesia, di fisiatria, centrale dei trasporti secondari, per far si che a tutti i cittadini possa essere garantita la stessa offerta di cura. Essendo Ravenna il centro hub,dove sono poste le apparecchiature robotiche, l’intervento avviene presso il blocco operatorio di Ravenna, ma i chirurghi di ambiti differenti possono eseguire gli interventi all’interno della struttura menzionata. Il ricovero avviene presso l’unità operativa di ortopedia e traumatologia di Ravenna ed in seconda giornata il paziente viene trasferito presso l’ortopedia di appartenenza. Tale progetto si è potuto realizzare grazie alla collaborazione a tutti i livelli con il personale medico e infermieristico di tutte le discipline coinvolte, e con la collaborazione  della Direzione Generale,delle Direzioni sia Mediche che Infermieristiche dei Presidi Ospedalieri afferenti all’ AUSL della Romagna che ne hanno facilitato l’attuazione a tutti i livelli, dalla gara aziendale per l’aggiudicazione completata in tempi rapidissimi e presa a modello da altre strutture ospedaliere italiane fino alla messa a disposizione delle strutture logistiche e delle risorse umane in tempi altrettanto brevi per poter essere immediatamente operativi.

 

I criteri con cui a livello regionale viene autorizzato l’utilizzo di particolari tecnologie, come in questo caso la robotica, si fondano su due presupposti – dichiara l’assessore Donini –  la formazione dei professionisti e l’adeguatezza dei volumi e del modello organizzativo predisposto dalla struttura che li ospita. Nel caso dell’ortopedia e traumatologia di Ravenna, da cui è partita l’esperienza in Romagna, questi presupposti erano ben presenti entrambi: la ottima formazione dei professionisti e un modello organizzativo impostato ,in primo luogo, sulla presa in carico del cittadino, dalla fase pre operatoria alla riabilitazione sul proprio territorio di residenza. Questo modello ha permesso di arrivare in un anno a 300 interventi, con tempi superiori alla media regionale. Anche per questa esperienza maturata in Ausl Romagna , così come per le altre eccellenze che caratterizzano la sanità regionale, siamo tornati ad essere la prima Regione per mobilità ed attrattivita’. Ora stiamo procedendo celermente al recupero degli interventi chirurgici programmati e sospesi per la pandemia e per il rispetto dei livelli ottimali sui tempi di attesa delle prestazioni chirurgiche.

 

I risultati presentati oggi sull’impiego della chirurgia robotica ortopedica, confermano il livello di eccellenza dell’ospedale di Ravenna e della rete osteoarticolare realizzata in Ausl Romagna, sia per qualità delle prestazioni, ma anche in termini di umanizzazione del percorso di cura – afferma il Sindaco De Pascale – Un percorso che va a rafforzare il disegno complessivo che abbiamo voluto per la sanità romagnola: uscire dai campanilismi locali e fare rete per assicurare ai nostri cittadini e alle nostre cittadine la migliore qualità delle cure. Un traguardo che è stato raggiunto attraverso l’importante gioco di squadra messo in atto, in primis, dai professionisti e dalle professioniste di Ausl Romagna, a cui va tutto il nostro ringraziamento.

 

 

 

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