Sigilli al “Pineta”, discoteca simbolo di Milano Marittima. Saltano le feste di apertura

Sotto sequestro la discoteca Pineta di Milano Marittima

La notizia è di quelle ‘bomba’, come si suol dire. Nel week-end in cui era prevista l’apertura ufficiale della stagione 2023, la discoteca Pineta di Milano Marittima si ritrova con i sigilli alle porte, a causa di un sequestro giudiziario del tribunale ordinario di Ravenna. Questo si legge nel cartello affisso all’entrata del locale, dove è stato anche effettuato il cambio di serrature. Rimandata dunque la festa di apertura di oggi, sabato 4 marzo, quando era previsto anche il live show della ballerina e modella Andra Savastia. E rinviato a nuova data anche il party dell’8 marzo e la serata dell’11 marzo, in cui protagonista sarebbe stato Thorn, il vocalist del ‘re’ dei social Gianluca Vacchi.

In realtà non è ancora chiaro se e quanto sarà necessario aspettare per la riapertura e il timore è che la vicenda possa chiudere per sempre l’epoca di una storica discoteca della riviera ravennate. Il provvedimento, per cui si attende la conferma sul merito, è stato emesso d’urgenza su richiesta dell’avvocato del curatore della liquidazione giudiziale della società Andromeda, il commercialista ravennate Claudio Colatorti, nominato il 4 dicembre scorso, data della sentenza di dichiarazione della liquidità, e ora anche custode giudiziario del noto locale di Milano Marittima.

La società Andromeda srl ha gestito il Pineta fino al marzo 2022, quando il ramo d’azienda è stato acquistato dalla milanese Hdp22. Sulla base di alcune indagini della Guardia di Finanza, amministratore legale di entrambe le società risulterebbe un 42enne di origine aretina che – nella sostanza – ha come ceduto il locale a se stesso. Arrivati a questo punto, è probabile che il curatore possa mettere a disposizione il Pineta a favore di nuove gestioni per recuperare soldi da distribuire i creditori di Andromeda.

In tale contesto, va poi ricordato che i locali del Pineta erano in affitto e che era imminente lo sfratto a carico di Andromeda-Hdp22. Ora il sequestro consentirebbe ad Andromeda-Hdp di conservare la disponibilità dei locali, mentre l’azienda che gestisce il Pineta potrebbe essere venduta dalla curatela fallimentare. Il provvedimento favorirebbe dunque i creditori di Andromeda-Hpd22 ma non i proprietari dei muri, un privato, che avevano ottenuto lo sfratto per morosità e la restituzione dei locali.

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