Allarme sicurezza lavoro alla Marcegaglia. Cgil, Cisl e Uil: «4 incidenti in una settimana»

Sindacati: «La radice del problema di sicurezza sul lavoro è la catena di appalti e sub-appalti. I datori di lavoro la trascurano per alta rotazione del personale e necessità produttive.»

La situazione della sicurezza sul lavoro nello stabilimento ravennate di Marcegaglia non sembra affatto migliorata, nonostante non sia passato molto tempo dal tragico infortunio mortale accaduto a luglio 2021 nel quale perse la vita Hysa Bujar, dipendente Co.Fa.Ri.

Nel corso di questa settimana Cigl, Cisl e Uil sono venuti a conoscenza di almeno 4 incidenti che avrebbero potuto avere gravi conseguenze sugli operai. Tali incidenti, accaduti durante la movimentazione di coils e pacchi di lamiere di diverse decine di tonnellate, hanno coinvolto aree dello stabilimento dove operano quasi esclusivamente ditte in appalto.

Eventi di questo genere sono purtroppo ricorrenti in tutto lo stabilimento, indipendentemente dall’azienda datrice di lavoro. L’unica giustificazione portata dalla Direzione Aziendale di Marcegaglia fa riferimento ad errori umani. La preoccupazione è raccolta anche dalle Organizzazioni Sindacali Cigl, Cisl e Uil, unitamente alle categorie interessate dei metalmeccanici e dei trasporti.

La catena degli appalti

I problemi della sicurezza sul lavoro devono essere affrontati alla radice, che il Sindacato unitariamente identifica da tempo nella catena degli appalti e dei sub-appalti. Cigl, Cisl e Uil ritengono che la sicurezza nello stabilimento rischia di non essere sotto controllo, che le procedure interne siano carenti e che i tempi di formazione e di addestramento degli operatori delle ditte in appalto non siano congrui.

«L’alta rotazione del personale- spiega il Sindacato – dovuta alla precarietà degli appalti, il fabbisogno di personale e i ritmi della produzione inducono i datori di lavoro a cercare scorciatoie riguardo la sicurezza, pur di soddisfare le necessità produttive».

«È necessario – comunicano i sindacati – prima di tutto l’intervento delle autorità di vigilanza sulla sicurezza sul lavoro, per analizzare gli accadimenti e indurre tutte le aziende coinvolte ad un atteggiamento fattivo, non solo formale, riguardo agli adempimenti sulla sicurezza sul lavoro. È necessario intervenire sulle aziende appaltatrici per assicurare una formazione e addestramento adeguati, ridurre i ritmi di lavoro e garantire le pause, che, ad oggi, ci risulta non siano effettuate. Tutte richieste che il sindacato ha già avanzato nelle piattaforme per la contrattazione aziendale, ma che ancora non hanno avuto alcun riscontro.»

Inoltre Cigl, Cisl e Uil richiedono la piena applicazione dell’accordo sul RLS di sito, a suo tempo sottoscritta, con i necessari interventi migliorativi, al fine di rafforzare aspetti sostanziali, e non solo formali, per la tutela della salute e sicurezza di tutti i lavoratori e con particolare riferimento a quelli degli appalti.

Dalla stessa categoria